Calano i contagi a causa del numero inferiore di tamponi processati, ben centomila in meno, ma aumentano tasso di positività e, ancora una volta così come da settimane a questa parte, il numero dei pazienti ricoverati in ospedale, con le terapie intensive che superano le 3mila unità occupate. E’ il dato che emerge dal bollettino di domenica 14 marzo diffuso dal ministero della Salute. Numeri preoccupanti in aumento da sei settimane. Adesso con le nuove restrizioni imposte dal Governo la curva potrebbe raffreddarsi tra una decina di giorni.

Oggi sono 21.315 i nuovi casi di coronavirus (ieri 26.062) con 264 morti per un totale dall’inizio della pandemia di 102.145, 24 ore fa i decessi sono stati 317 vittime. I tamponi molecolari e antigenici processati nell’ultimo giorno sono 273.966 (ieri 372.944), con il tasso di positività che sale quasi di un punto (7,78% rispetto al 6,98% del giorno precedente).

I casi totali da inizio epidemia sono 3.223.142, i morti 102.145. Gli attualmente positivi sono 531.266 (+11.205 rispetto a ieri), i dimessi e i guariti 2.589.731 (+9.835 ), in isolamento domiciliare ci sono 503.666 persone (+10.740).

OSPEDALI – Negli ospedali la situazione continua a peggiorare. Sono 243 gli ingressi in terapia intensiva nell’ultima giornata in Italia con il saldo giornaliero tra ingressi e uscite che è di 100 pazienti in più. Ad oggi sono 3.082 i pazienti ricoverati in terapia intensiva (il picco di ricoveri in rianimazione è del 3 aprile 2020 con 4.068 pazienti). Nei reparti ordinari si registra un incremento di 365 pazienti, portando il totale a 24.518.

LE REGIONI – La regione con più casi resta la Lombardia (4.334) seguita da Emilia-Romagna (3.023), Campania (2.449), Lazio (1.812), Veneto (1.587), Puglia (1.542), Piemonte (1.530) e Toscana 1.305.

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