Sulla lunga e durissima strada tra Daniele Scardina e il titolo mondiale si è messo di mezzo Giovanni De Carolis. E gli ha rovinato il sogno e la festa in casa, il match della maturità. Un ko clamoroso per un match spettacolare, il match italiano dell’anno voluto da OpiSince82, Dazn, Matchroom: l’attesissima Milano Boxing Night. E la cintura del titolo intercontinentale dei supermedi WBO passa al pugile romano, già campione del mondo in Germania nel 2016, strappata in una serata magica all’Allianza Cloud. Una bolgia, con una mezza invasione di ring alla fine. Delirio romano a Milano.
Scardina si presentava con un record immacolato di 20 vittorie e 16 ko, 30 anni, l’obiettivo del titolo mondiale; per De Carolis (30-10-1, 14 ko), 38 anni, l’ultima occasione per entrare nel giro che conta. Il pugile giovane contro quello a fine corsa, Milano chiama e Roma risponde, lo sportivo mediatico e quello più schivo, quello ambizioso e quello con un grande passato alle spalle. Scardina 76,16 chili e De Carolis 75,95 chili. Da subito è stato un match a viso aperto, l‘Allianz Cloud una bolgia. Spettacolo e pubblico delle grandi occasioni e grandissimo fair play tra i due pugili come durante il pre-match. Alcuni non sono riusciti a entrare, rimandati indietro.
Allianz che era stata una curva fin dal primo match, con il beniamino di casa Daniele Reggi che al terzo round metteva a segno il kot ai danni di Luca Barbessi. Ritmi meno serrati e match più tattico tra Nmomah e Gorbics. L’ungherese pensava prima di tutto a non prenderle, il nigeriano italiano di adozione portava a casa il 12esimo match nel suo record di sole vittorie. Si riempiva l’arena e si scaldava pure per i massimi leggeri Oronzo Birardi e Ovidiu Enache. Ha vinto lo “Stallone Barese”, nato a Palo del Colle e cresciuto in Germania, Birardi. Si alzava il livello con Prodan-Romero: incontro sempre in equilibrio fino alla settima ripresa. Gancio sinistro dell’ucraino faceva volare il venezuelano che all’ottava resuscitava e si prendeva tutta l’arena. Una remuntada epica quella del pugile sudamericano che faceva contare in piedi l’avversario e vinceva. Maria Cecchi e Mary Romero (in palio il titolo europeo dei pesi supergallo) portavano sul ring una battaglia cruenta: ha prevalso nettamente la spagnola che ha mantenuto la sua cintura.
Al momento del main event sale ed esplode la febbre. Entra De Carolis in giallo e viola. Scardina si fa accompagnare da Gue Pequeno sulle note di Lifestyle. Tutti in piedi. È il momento per le stories. David Diamante urla: The Fight starts now! E campanella sia. Parte forte De Carolis, Scardina deve fare i conti con i suoi ganci secchi e comincia a prendere le misure dal secondo round. L’Allianz Cloud è una bolgia: cori per De Carolis e boati per Scardina. Quando al quarto round Scardina sembra avanzare De Carolis lo butta giù con una combinazione poderosa. Il pugile di Rozzano è stordito, lo salva la campanella. È la cronaca di un atterramento annunciato. Tutta la platea in piedi per il quinto round: bastano pochi momenti per decidere il match, De Carolis è un martello fino al kot. Il suo è un grandissimo ritorno nella serata più bella.
E a Milano è tutto un delirio: c’è un cuore romano che batte nel cuore di Milano, quello dei pullman e dei fan e della famiglia di De Carolis. Si sfiora l’invasione di ring totale, si devono applicare all’angolo per mantenere un po’ di ordine. È un impresa clamorosa per il pugile romano, abituato a trionfare fuori casa, come già in quell’epico mondiale in Germania. Delusione per Scardina invece, che a casa sua ha insistito per portare – parole di Alessandro Cherchi di Opi Since 82 – un evento di una portata da tempo sconosciuta. File fin dal primo pomeriggio e parterre d’eccezione: gli attori Vinicio Marchioni e Giacomo Ferrara, i calciatori dell’Inter Joaquin Correa e Danilo D’Ambrosio, i pugili Guido Vianello e Mattia Faraoni. Per Sfera Ebbasta è panico di selfie e ressa. Forse il risultato più bello della serata.Ivan Zucco, altro supermedio in ascesa, a bordo ring fremeva. Sarà dura per Scardina risalire e riconquistare il sogno frantumato sul tappeto ma a Milano già si vocifera di re-match.
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