L’ennesima passerella su Bagnoli da 32 anni a questa parte? Staremo a vedere. Nel frattempo, retorica e promesse a parte (mentre sono circa 100 i manifestanti), dopo Caivano e lo show della premier Giorgia Meloni alla vista del governatore campano Vincenzo De Luca (“Sono la stronza…”), è lo sceriffo di Salerno ad accogliere la presidente del Consiglio con una, seppur docile, frecciatina. “Sono il civile De Luca e le rinnovo il mio benvenuto” le parole di De Luca. “Grazie presidente” la replica di Meloni.

Il ring a Bagnoli e lo scontro sui fondi coesione

Il ‘ring‘ questa volta è l’Auditorium della Porta del Parco a Bagnoli dove governo in pompa magna (c’è anche il capo della cultura Sangiuliano nella ‘sua’ Napoli) e le istituzioni locali, a partire dal governatore e dal sindaco di Napoli Gaetano Manfredi (che è commissario di governo per il Sin Bagnoli-Coroglio), si sono incontrati per la firma del protocollo di intesa che assegna un miliardo e duecento milioni per il completamento di tutte le opere necessarie al recupero del sito di interesse nazionale Bagnoli-Coroglio.

Meloni e Fitto al ‘nemico’ De Luca: “Venga a fare la foto”

Al termine dell’incontro Meloni riceve un omaggio dal sindaco di Napoli e poi, in vista della foto finale, chiama sul palco il governatore De Luca. “Presidente venga a fare una foto con noi”. A chiamarlo è anche il ministro per le politiche di coesione Raffaele Fitto, presente sul palco insieme a premier e sindaco partenopeo. Una siparietto che arriva dopo mesi di polemiche e attacchi del governatore campano all’Esecutivo e nello specifico al ministro Fitto accusato del mancato arrivo dei Fondi coesione previsti già dal governo Draghi (ben 5 miliardi e 600 milioni quasi dimezzati dall’avvento del nuovo Esecutivo).

De Luca è seduto in prima fila, tentenna qualche secondo, poi sale sul palco e con l’indice ammonisce Meloni e Fitto ricordando l’urgenza di firmare l’accordo di coesione tra Governo e Regione Campania. “Stiamo lavorando, ci vedremo presto” la replica stizzita di Fitto. Poi la foto istituzionale e la firma del protocollo di Manfredi e Meloni. Ai giornalisti De Luca commenta: “Non vivo di inviti sui palchi. Mi hanno chiamato alla fine a celebrare l’arte e da questo punto di vista sono un poeta“.

De Luca: “L’intesa su Bagnoli con soldi Regione”

Dopo l’incontro De Luca ribadisce ai cronisti quanto sostiene e cristallizza da tempo: “Quando si parla di fondi nazionali si parla di fondi nazionali già attribuiti alle regioni, quindi sono fondi di competenza regionale, è bene ribadirlo. Il miliardo e 200 milioni sono fondi della Regione Campania, attribuiti alla Regione il 3 agosto 2023”. Sull’ipotetico rilancio di Bagnoli aggiunge: “Noi siamo interessati, anche perché siamo il soggetto finanziatore principale. Siamo interessati a un grande progetto di rilancio e riqualificazione – ha sottolineato – Cercheremo di capire nelle prossime settimane i contenuti concreti di questo progetto. Il valore dell’area è tale che probabilmente potrebbe essere necessario un concorso internazionale di idee per definire un masterplan di straordinario valore internazionale, difendendo il carattere di grande area verde e grande parco urbano che deve avere Bagnoli. Per il resto ovviamente ragioneremo nelle prossime settimane su qualcosa che interessa direttamente la Regione, cioè rendere balneabile il mare a Bagnoli. Dunque come fatto in altre zone della regione, lavoreremo per realizzare questi progetti”.

Il saluto sobrio e le cerimonie

Sul saluto alla Meloni, De Luca sottolinea la sobrietà: “Stavolta niente colpi bassi? No, l’ho salutata come sapete, tutto tranquillo, non ci sono stati problemi particolari. Grande sobrietà”. Tornando alla consistenza dell’accordo e dei fondi stanziati, il governatore lancia la stoccata: “Diciamo che, se proprio dobbiamo fare un’osservazione, abbiamo mantenuto una coerenza rispetto a una tradizione molto diffusa da queste parti: c’è chi caccia i soldi e chi fa le cerimonie. Quindi ho voluto partecipare anche a questa bella cerimonia essendo il principale cacciatore di soldi”.

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