“Con De Luca ci siamo sentiti questa mattina, una cosa sono le differenze politiche altre cosa è il dialogo istituzionale e nei prossimi giorni ci incontreremo“. A dirlo è il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, che ha annunciato la telefonata al governatore campano in diretta a L’Aria che Tira in onda su La7. “Non abbiamo affrontato le questioni sul tavolo – ha spiegato – ma ci siamo presi l’impegno di un incontro“.

Il primo cittadino di Napoli ha spiegato di non essere d’accordo con la Regione sul tema della riapertura dei ristoranti differita a giovedì. “Non capisco – ha detto – che senso ha che la Regione Campania si sia staccata da un accordo nazionale. Tutti erano pronti domenica sera e a mezzanotte è arrivata l’ordinanza. Quello che e’ ancora più’ grave è il caos istituzionale che si è prodotto, il fatto che in questo ripartenza non si siano considerati i sindaci. Credo che questo sia l’errore più’ grave che sta facendo il governo. Siamo noi che abbiamo la visione delle città. Se abbandoniamo le sentinelle del territorio, come le ha chiamate Conte, il Paese rischia di perderla la guerra” conclude il sindaco di Napoli.

Anche l’Europa è d’accordo a dare i soldi direttamente alle città“, ha spiegato de Magistris, che ha lamentato lo scarso ruolo riservato ai primi cittadini. “I sindaci nella prima fase hanno avuto grande senso di responsabilità rinunciando a un loro potere, quello di essere i responsabili della salute dei cittadini, dandolo, con una delega in bianco, al governo e alle regioni” Ma adesso, nella fase 2 della ripartenza, le cose sono cambiate. “Come pensano di fare ripartire le città se ai sindaci hanno tolto la possibilità di organizzare la visione della città? Ci considerano come amministratori di condominio o un esecutore fallimentare. Voglio decidere io come far ripartire Napoli non la task force della regione Campania che non sa nemmeno come si fa una pizza, questa è una cosa folle”.