Domenico Biscardi positivo al tampone per il covid-19 effettuato post mortem ma “non c’è alcuna correlazione tra la morte e il contagio”. E’ quanto chiarisce il direttore del 118 di Caserta, Roberto Mannella, sul decesso del “dottor Mimmo”, in realtà mai iscritto ad alcun albo professionale, avvenuto nelle prime ore di mercoledì 12 gennaio in seguito a un malore nella sua abitazione a San Nicola La Strada, in provincia di Caserta.

Sulla morte di Biscardi, 53 anni, uno dei leader dei no vax per le sue teorie negazioniste e, soprattutto, per i suoi presunti studi sulla presenza di nano dispositivi di tecnologia sconosciuta nei vaccini covid-19, da giorni si grida al complotto con tanto di denuncia (sbagliata) presentata dalla senatrice (ovviamente no vax) Bianca Laura Granato per far luce sulla morte di chi ingannava tutti fingendosi un medico, un farmacologo, un genetista.

Biscardi è morto per un infarto. A ribadirlo il direttore del 118 Roberto Mannella nel corso della trasmissione Zona Bianca, andata in onda su Rete 4 mercoledì 19 gennaio. “Dopo aver fatto mezz’ora di rianimazione cardiopolmonare – ha spiegato – il personale del 118 ne costatava il decesso. In tutti i casi sospetti facciamo tamponi post mortem. Nel caso di specie il paziente è risultato positivo”. Per Mannella non c’è “assolutamente nessun complotto. Se l’avessimo sospettato dalla scena che abbiamo trovato avremmo attivato l’autorità giudiziaria”.

I funerali sono stati celebrati nella mattinata di giovedì 13 gennaio nella chiesa di Santa Maria degli Angeli nel comune casertano. Poche persone (in città non sono stati affissi manifesti funebri) e zero mascherine. La stessa senatrice Granato (gruppo Misto dopo un passato nel Movimento 5 Stelle) aveva dichiarato: “Sono sconvolta del decesso del dottore Biscardi, tutti coloro che si oppongono a questi farmaci e che parlano con un minimo di cognizione di causa poi… lui era pronto a fare una denuncia alla Corte Europea, adesso giovanissimo lo trovano morto in casa. Qualcuno crede ancora a queste coincidenze? Io francamente no“.

Biscardi pochi giorni prima della morte aveva pubblicato un breve video, inferiore ai due minuti, nel quale rivolgendosi a una non meglio precisata “Giulia” diceva di avere la prova definitiva che nell’essiccato del vaccino anticovid erano contenuti nano dispositivi di tecnologia sconosciuta (anche micro-trasmettitori). Una ‘scoperta’ che si era detto pronto a portarla alla Corte Suprema Europea per depositare una denuncia formale. “Qui finisce tutto, a fine gennaio finisce tutto, sarà una nuova Norimberga. Scoppia la guerra perché le case farmaceutiche non vorranno accettare questa cosa e dovranno pagare miliardi di euro di risarcimento. E ci saranno tanti morti. Questi qua sono l’interfaccia con il 5 G. Ci metto la faccia Giulia e se devo morire voglio morire da eroe. E’ finita Giulia, con questo abbiamo vinto. Napoli-Madrid, la vittoria di un mondo”.

Un audio, diventato virale nelle chat Telegram ma anche su Facebook, dal contenuto discutibile che alimenta ancora di più le tesi complottiste e anche quelle relative alla morte dello stesso Biscardi, sul quale, ripetiamo, al momento non ci sono conferme ufficiali (poi l’ufficialità e i funerali). Molti utenti ipotizzano addirittura un attentato alla persona di Biscardi dopo quanto scoperto.

 

Redazione

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