La sua morte per suicidio all’interno del carcere di Montorio (Verona) quattro mesi fa aveva spinto Vincenzo Semeraro, magistrato presso il Tribunale di Sorveglianza, a chiedere scusa “per non averla capita”.

Ora emergono nuovi dettagli sulla scomparsa di Donatella Hodo, la 27enne di origini albanesi che nella notte tra l’1 e il 2 agosto 2022 si uccise inalando gas dal fornelletto in cella, dopo aver scritto un’ultima lettera d’amore al suo fidanzato. “Leo amore mio, mi dispiace. Sei la cosa più bella che mi poteva accadere e per la prima volta in vita mia penso e so cosa vuol dire amare qualcuno ma ho paura di tutto, di perderti e non lo sopporterei. Perdonami amore mio, sii forte, ti amo e scusami”, le sue parole.

A scoprirli il padre di ‘Dona’, come veniva chiamata dalle amiche. La figlia, in carcere per qualche furterello, dopo una adolescenza difficile e problemi di dipendenza, si era rivolta alla regina della televisione per parlare del suo caso, delle sue speranze.

Il 10 ottobre 2020 dalla dalla casa circondariale di Montorio, dove nell’agosto del 2022 deciderà di farla finita, Dona si arma di carta e penna e scrive una lettera a Maria De Filippi.

Ciao Maria, ti scrivo questa lettera per raccontarti la mia storia e per chiederti aiuto. Mi chiamo Donatella Hodo, ho appena compiuto 26 anni, sono di origini albanesi ma sono cresciuta in Italia. Ora purtroppo mi trovo nel carcere di Montorio, sono finita qui perché ho avuto un’infanzia e un’adolescenza difficili con tanti problemi, non ho avuto la forza di reagire e mi sono buttata nella droga..”, le parole di Donatella.

La sue speranze erano molteplici: ma l’obiettivo era quello di cambiare vita, anche per quel figlio, Adam, che le era stato tolto all’età di 21 anni. “Ti chiedo di aiutarmi, voglio uscire fuori da tutta questa situazione, voglio smettere con la droga, voglio finire con il carcere, ma ho bisogno di qualcuno che mi dia una possibilità…”, scriveva la 27enne alla conduttrice di “C’è posta per te”, programma in cui sognava di partecipare.

Alla conduttrice Donatella rivolgeva un vero e proprio appello, chiedeva una nuova chance per fare del bene: “Maria, te lo chiedo con il cuore in mano, se hai qualche possibilità di aiutarmi a scontare fuori dal carcere, poi starà a me dimostrare che ce la voglio fare… io ti chiedo di aiutarmi, di darmi una possibilità, so fare tante cose e soprattutto ho ritrovato la voglia di vivere, di recuperare gli anni persi, voglio smetterla di distruggermi con le mie mani. Ora ti saluto, ti mando un abbraccio e aspetto la tua risposta con tutto il cuore”.

Quella lettera però a Maria De Filippi non è mai arrivata. A trovarla è stata il padre di Dona, Nevruz, riordinando le cose della figlia dopo la sua tragica scomparsa. Probabilmente a causa di un indirizzo sbagliato la missiva è tornata indietro al suo indirizzo di casa a Verona, fino alla scoperta da parte del genitore.

Parole recuperate e pubblicate poi da “Sbarre di zucchero”, il gruppo di attiviste che si sono ‘riunite’ proprio a seguito della tragedia che ha spezzato la vita di Donatella.

Avatar photo

Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia