Fatta a pezzi, messa in buste della spazzatura e gettata in un cassonetto. È così che i poliziotti di Bologna hanno trovato il corpo di una donna di 31 anni, originaria del Camerun, in viale Togliatti. Poco dopo, gli agenti di polizia hanno ritrovato il suo fidanzato, classe ’78, impiccato nel proprio appartamento. Per gli inquirenti, si sarebbe trattato di un omicidio-suicidio: l’uomo avrebbe ucciso la fidanzata e successivamente si sarebbe impiccato.

A far scattare l’allarme le coinquiline della donna, preoccupate per il mancato rientro della 31enne dalla notte precedente. Così i poliziotti sono andati in cerca della ragazza e hanno scoperto il corpo senza vita del fidanzato, anche lui camerunense, di 43 anni, nel suo appartamento.

Mentre la polizia faceva il macabro ritrovamento il 133 segnalava la presenza di una grossa macchia di sangue accanto ad alcuni cassonetti in via Togliatti. Qui i poliziotti si sono trovati davanti una scena agghiacciante: la donna era stata fatta a pezzi e gettata in sacchi di plastica nel cassonetto. L’uomo potrebbe aver ucciso la ragazza per poi suicidarsi. Accertamenti e indagini sono in corso da parte della squadra mobile bolognese per capire cosa sia successo.

Dalle prime informazioni emerge che i due si conoscessero da anni. Lei era una studentessa, voleva diventare un’infermiera. Lui faceva lavoretti saltuari e pare che fosse in cura al dipartimento psichiatrico. Entrambi erano in Italia con regolare permesso di soggiorno. Ma da alcune testimonianze risulta che recentemente tra i due ci fossero dei dissapori.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.