L’appuntamento è fissato per domenica 4 dicembre. È quella la data segnata da Elly Schlein per ufficializzare probabilmente la candidatura alla segreteria del Partito Democratico.

La ‘scenografia’ sarà il centro culturale Monk di Roma, quartiere Tiburtino, come annunciato dalla deputata ed ex vicepresidente della Regione Emilia Romagna in un video postato sui social.

“Abbiamo bisogno di vederci”, ha spiegato nel video Schlein, “con le tante persone con cui ci siamo scritti e sentiti in queste settimane dentro il Pd e il suo processo costituente, come fuori. Abbiamo bisogno di confrontarci attorno a quella visione di futuro fatta di proposte concrete che vogliamo portare come contributo a questo percorso, abbiamo bisogno di organizzarci, di costruire insieme una nuova strada, che parta da noi e attraversi il paese per cambiarlo”.

‘Braccata’ dai giornalisti questa sera in occasione della presentazione del documentario ‘La grande sete’ (di Piero Badaloni) insieme a Roberto Morassut, la deputata non ha voluto confermare ufficialmente la scelta di utilizzare l’appuntamento di domenica per ufficializzare la candidatura alla segreteria del PD: “Ci vediamo domenica, siete tutte e tutti invitati. Mi raccomando perché sarà una bella cosa“, si è limitata a rispondere.

Secondo l’Agi ci sarebbe anche un nome su una eventuale mozione: “Parte da noi“, seguita da una freccia ricurva che ricorda il simbolo di ricarica di una pagina web.

Se domenica Schlein dovesse effettivamente ufficializzare la candidatura per la primarie del partito, che sceglierà il suo prossimo segretario nelle consultazioni pubbliche del 19 febbraio 2023, sarebbe la terza candidata ufficiale.

 

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La prima a ‘scendere in campo’ era stata l’ex ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli, quindi il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, che guidava la Regione proprio in tandem con Schlein.

Ufficializzare la candidatura alla segreteria è una mossa ‘scontata’ dopo la scelta, due settimane fa, di aderire alla Costituente PD, partito al quale non è iscritta. L’appuntamento di domenica è anche una risposta alle voci che si erano rincorse in questi giorni di una possibile marcia indietro, di un ritiro motivato dallo scarso appoggio all’interno del partito.

In effetti, pur essendo chiaramente ascrivibile all’area più “di sinistra” del partito, è proprio quell’area dei Dem a manifestare le maggiori perplessità sulla sua candidatura. Non a caso i due leader della ‘corrente’, l’ex ministro Andrea Orlando e Goffredo Bettini, stanno sondando il terreno per una candidatura di Enzo Amendola o del sindaco di Pesaro Matteo Ricci.

Redazione

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