Tornano le rapine. Per questo la Questura ha intensificato i controlli sul territorio, specialmente nelle ore serali. Due rapine e 3 arresti da parte della polizia di Stato, diverse le dinamiche ma stessa «fine» per i rapinatori. Il primo ad essere rapinato è stato un dipendente di una ditta di pulizie di «Casa azzurri»: B.L. , 33enne di origini campane, ha sorpreso la vittima nella zona di piazza Bainsizza e, dopo averlo colpito con dei pugni ed averlo minacciato con un’arma, in realtà inesistente, lo ha costretto a consegnargli i pochi euro che aveva in tasca. Le minuziose descrizioni del rapinatore giunte in sala operativa e la perfetta conoscenza della città hanno permesso agli equipaggi del I Distretto Trevi Campo Marzio, diretto da Fabio Abis e del commissariato Villa Glori, diretto da Anna Galdieri, di bloccare B.L. mentre cercava di fuggire in una delle vie laterali alla piazza.
LA RICOSTRUZIONE
Un’altra rapina è avvenuto nella notte, alla periferia nord-ovest della capitale: 2 giovani, dopo aver trascorso una serata in compagnia di 2 coetanee conosciute in una chat di incontri, sono stati rapinati del cellulare dalle stesse ragazze le quali, oltre a picchiarli li hanno minacciati di morte millantando una parentela con un presunto boss. Anche in questo caso il tempestivo intervento di una pattuglia della Sezione volanti, diretta da Massimo Improta e di quella del XIV distretto Primavalle, diretto da Tiziana Lorenzo, ha permesso di fermare le due rapinatrici in flagranza. L.M. e D.F., entrambe pugliesi, rispettivamente di 32 e 21 anni, sono state arrestate con l’accusa di rapina aggravata. Il cellulare rapinato, che una delle due nascondeva nei pantaloni, è stato riconsegnato alle vittime.

Sofia Unica

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