Ripartenza delle attività produttive dal 4 maggio, con alcune eccezioni già dal 27 aprile. È la prospettiva emersa dalla riunione tra il governo e gli esperti per organizzare la ripartenza del Paese. Il capo della task force Vittorio Colao ha illustrato il calendario delle riaperture messo a punto dalla sua squadra, prevedendo alcune possibili anticipazioni rispetto alla data del 4 maggio, quando torneranno a lavoro 2,8 milioni di italiani.

A partire per prime, già dalla fine di aprile, potrebbero essere quelle aziende in grado di assicurare da subito il pieno rispetto dei protocolli di sicurezza.

Tra le questioni messe sul tavolo, poi, la necessità di regolare in maniera chiara l’accesso ai mezzi pubblici, in modo da permettere ai lavoratori di raggiungere il posto di lavoro in sicurezza. E, sempre in tema di sicurezza, si è discusso dei dispositivi di sicurezza necessari per la ripartenza. Il commissario Arcuri ha assicurato che si procede al ritmo di 4 milioni di mascherine consegnate ogni giorno, una quantità che non sarebbe comunque sufficiente a soddisfare il fabbisogno nazionale.

Ora la decisione spetterà al governo che nei prossimi giorni incontrerà tutti i soggetti interessati, incluse le parti sociali questo pomeriggio. Slitterebbe invece a domani la cabina di regia con gli enti locali, alla quale partecipano in rappresentanza delle Regioni Stefano Bonaccini, Attilio Fontana e Nello Musumeci, per i Comuni Antonio Decaro, Virginia Raggi e Roberto Pella.