Due furgoni di una associazione di volontariato sono stati bruciati nella notte del 29 ottobre nel Parco Verde di Caivano, comune a nord di Napoli. Un episodio inquietante che ha riguardato l’associazione “Un’infanzia da vivere”, guidata dall’ex camorrista Bruno Mazza che da anni svolge attività sociali su un territorio complicato dove l’attività principale resta lo spaccio di droga h24.

“Stamattina la camorra ha incendiato i furgoni dell’associazione che utilizzavamo per portare i bambini fuori dalla merda che c’è qui al Parco Verde” si legge in un post pubblicato sulla pagina social di Un’infanzia da vivere. Rincara la dose Bruno Mazza, presidente dell’associazione da oltre 10 anni dopo aver scontato una decina d’anni di carcere perché affiliato al clan Russo: “La camorra vuole intimidirci ma noi andiamo avanti. Hanno fatto questo dopo una intervista che ho rilasciato, ecco la loro risposta”.

Don Maurizio Patriciello, sacerdote del Parco Verde, denuncia: “il linguaggio è sempre lo stesso. Intimidire. Impaurire. Terrorizzare. Uccidere. Gli onesti dannati del Parco Verde chiedono solo di essere liberati dalla asfissiante presenza dei nemici della società. Saremo sempre accanto alle persone perbene. Sempre contro ogni forma di illegalità, sopraffazione, violenza, disonestà, vigliaccheria”

Sull’episodio sono in corso gli accertamenti dei carabinieri. Tantissimi i messaggi di solidarietà che stanno arrivando in queste ore all’associazione.

 

 

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