Con l’arrivo dei grandi del mondo a Roma per il G20, la Capitale si blinda. Da venerdì a domenica prossima, in occasione del summit internazionale organizzato all’Eur fra la Nuvola e il Palazzo dei Congressi, saranno chiuse le scuole e sospese le lezioni.

Gli studenti romani restano quindi a casa. Per loro la didattica si ferma di nuovo. Lo ha deciso il prefetto di Roma Matteo Piantedosi, con un’ordinanza con cui dispone la chiusura di tutti i plessi scolastici di ogni ordine e grado di Roma per lo svolgimento delle attività didattiche e di ogni altra attività a partire dalle ore 16 di venerdì alle ore 24 di domenica. Questioni di sicurezza, fanno sapere dalla Questura.

Con la sospensione delle lezioni, per gli alunni della Capitale si inizia un maxi ponte: le aule riapriranno direttamente martedì 2 novembre, dopo la ricorrenza del 1° novembre.

Il provvedimento interessa circa 35 mila studenti su tutta Roma, di cui 5 mila sono bambini che frequentano la scuola dell’infanzia e le primarie. I restanti 30 mila sono studenti delle superiori, che vanno in classe anche il sabato mattina.

I ragazzi che non entreranno in aula sabato sono quelli che frequentano il Mamiani in zona Prati, il Newton di viale Manzoni e il Giulio Cesare di Corso Trieste, l’Aristofane di val Melaina e il liceo Ripetta.

Ma per gli istituti non è una bella notizia. Alcune scuole sedi di seggio elettorale sono state chiuse anche per i due turni di voto delle amministrative. Anche in questo caso, come per le prossime giornate, non è stata prevista la didattica a distanza, testata durante la chiusura delle scuole imposta per la pandemia di coronavirus.

Redazione

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