Sarò il sindaco di tutti, di tutti i romani e di tutte le romani“. Sono queste le prime parole pronunciate dal candidato sindaco dem Roberto Gualtieri dalla sede del suo comitato elettorale a Portonaccio, dopo i primi dati che lo danno in forte vantaggio sul candidato del centrodestra Enrico Michetti.

Con un’ampia forchetta, l’ex ministro dell’Economia del primo governo Conte si appresta a conquistare il Campidoglio con il 60,3 per cento delle preferenze (Proiezione Opinio Rai con una copertura 95 per cento, ore 16.30) sul 39,7 per cento di voti per Michetti.

“Inizia una nuova fase”

Ora inizia un lavoro per fare funzionare meglio Roma, per creare nuova occupazione, per una città più inclusiva e vicina alle persone, leader della transizione ecologica, della cultura e della scienza“, ha rilanciato Gualtieri, che già sente sua la fascia tricolore del sindaco.

Costruiremo una bella politica partecipata, lo dico a chi non e’ andato a votare e ha perso fiducia nella politica” ha detto il neosindaco della Capitale. E poi ha lanciato un appello: “Alle forze economiche, sociali e produttive della città, dico che è ora di realizzare quel grande patto. Si uniscano a noi per partecipare a una grande stagione di rilancio di Roma. La città ha tutte le risorse per raggiungere questo obiettivo“.

Infine Gualtieri ha ringraziato gli avversari, partendo innanzitutto da Enrico Michettiper il confronto civile a cui ha dato vita“, il leader di Azione Carlo Calenda” per l’impegno profuso” e “Virginia Raggi per il suo lavoro di questi anni”. E poi ha concluso: “Ringrazio personalità che si sono espresse, il comitato i volontari e le persone che hanno lavorato con dedizione impegno e qualità per affermare un’idea di città da grande capitale europea. Solleciteremo il ruolo e il contributo rispetto alle realtà associative. Sono fiducioso che anche i nostri candidati presidenti al municipio festeggeranno”.

Lascia la poltrona della Camera

Se, come lascia intendere l’ampia forbice negli exit poll, Roberto Gualtieri verrà eletto sindaco di Roma, dovrà dimettersi dal ruolo di deputato, che ricopre dal marzo 2020, avendo vinto le suppletive per ricoprire il posto lasciato vacante da Paolo Gentiloni, diventato commissario europeo agli Affari economici.

Gualtieri, allora ministro dell’Economia, era stato eletto alla Camera con il 62,2 per cento dei consensi nel collegio uninominale Lazio 1, nella circoscrizione XV di Roma, dove a questo punto si tornerà al voto per una seconda tornate di elezioni suppletive.