La diretta del 104esimo giorno di conflitto
Guerra Ucraina-Russia, delirio Medvedev: “Odio gli occidentali, voglio farli sparire”. Zelensky: “Cina fermi Mosca”. La replica: “Non ci schieriamo”

È arrivata al 104esimo giorno la guerra in Ucraina. Languono le opportunità diplomatiche mentre sul campo si continua a combattere. La Russia, dopo qualche giorno di difficoltà e la controffensiva ucraina, sembra aver rilanciato l’offensiva sulla città di Severodonetsk e in tutta la regione di Donetsk. L’Ucraina ringrazia e chiede l’invio di nuove e più potenti armi da parte dell’Occidente. Il Presidente ha ringraziato in particolare il Regno Unito “per aver compreso le nostre richieste di aiuto. Kiev punta a riconquistare i territori occupati da Mosca. Solo due giorni fa i missili sono tornati a cadere sulla capitale.
La Marina ucraina ha fatto sapere di aver respinto anche la flotta russa nel Mar Nero. Bruxelles accusa intanto la Russia di aver distrutto il secondo più grande terminal di grano. La “guerra del grano”, com’è stata battezzata, è il nuovo fronte caldo del conflitto: la crisi rischia di destabilizzare i Paesi poveri dove manca il cibo ma anche l’Europa che potrebbe essere raggiunta da flussi migratori ingestibili. Secondo le ultime stime dell’Onu sono 14 milioni gli sfollati all’interno del Paese, 7 quelli fuggiti dall’Ucraina dal lancio dell’invasione lo scorso 24 febbraio. Marina Ovsyannikova, la giornalista che protestò in diretta sulla televisione pubblica russa, è stata contestata ed espulsa anche dall’Ucraina. Il ministero degli Esteri italiano ha intanto convocato l’ambasciatore russo a Roma
La diretta
ORE 20:50 – KIEV, 3 MORTI E 6 FERITI IN RAID RUSSI A KHARKIV – Almeno tre persone sono rimaste uccise e altre sei ferite oggi in bombardamenti russi nella regione di Kharkiv. Lo ha riferito il governatore Oleg Sinegubov, citato da Unian. In particolare, i raid hanno preso di mira la città di Kharkiv e i villaggi di Cherkaska Lozova, Slatine e Korobochkine.
ORE 20:35 – MERKEL: “AGGRESSIONE RUSSIA NON HA ALCUNA GIUSTIFICAZIONE” – Questa aggressione all’Ucraina non ha alcuna giustificazione. Non c’e’ alcuna scusante”. Lo ha detto l’ex cancelliera Angela Merkel, rispondendo alla prima intervista “fuori servizio”, alla Berliner Ensamble. “E’ stato un grande errore”, ha aggiunto la Merkel.
ORE 20:25 – PREMIER VERSAVIA: AMPIO ACCORDO PER FORNITURA ARMI A KIEV – La Polonia annuncia la prossima firma di un ampio accordo per la fornitura di armi all’Ucraina, al fine di respingere l’invasione russa. “Sarà uno dei più grandi, se non il maggiore accordo di esportazione di armi degli ultimi 30 anni”, ha detto il premier Mateusz Morawiecki, al termine di una visita alla fabbrica di armamenti Huta Stalowa Wola nel sud est della Polonia. Parte dei fondi per le armi verranno dall’Ue e il resto verrà pagato dall’Ucraina, ha detto Morawiecki, senza però fornire altri dettagli sul tipo e la quantità di armi che verranno forniti. Tuttavia sia il premier che il ministro della Difesa Mariusz Blaszczak si sono fatti fotografare accanto ad un modello di obice semovente Krab di fabbricazione polacca. L’ufficio del capo del governo ha poi twittato altre immagini del sistema di artiglieria, che ha una portata di 40 km.
ORE 19:50 – 800 CIVILI RIFUGIATI IN FABBRICA A SEVERODONETSK – Circa 800 civili hanno trovato rifugio nei bunker all’interno della fabbrica chimica Azot a Severodonetsk, nel Lugansk, dove sono in corso violenti combattimenti tra forze russe e ucraine. Lo ha riferito un avvocato che lavora per il gruppo di Dmytro Firtash, proprietario dell’impianto ed alleato dell’ex presidente filo-russo Viktor Yanukovych. “Tra questi 800 civili, ci sono 200 dei 3000 impiegati della fabbrica e circa 600 abitanti della città”, si precisa nel comunicato. I dipendenti sono rimasti sul posto nel tentativo di mettere in sicurezza parte delle “sostanze chimiche altamente esplosive dello stabilimento”.
ORE 19:10 – ARCIVESCOVO KIEV: PROBLEMI CON FORNITURE ALIMENTI E FARMACI NEL LUGANSK – “La guerra continua. Su tutta la linea del fronte, dal nord al sud dell’Ucraina, sono in corso pesanti combattimenti. Anche oggi dirigiamo le nostre preghiere alla regione sofferente di Luhansk dove ci sono faticose battaglie. A causa della sempre maggiore resistenza all’intervento militare della Russia, l’evacuazione della popolazione locale è praticamente interrotta. Ci sono problemi con la fornitura di alimenti, di medicinali, e di tutto l’indispensabile per poter sopravvivere in quei territori. Mi appello a tutto il mondo a pregare per la regione ucraina di Luhansk”. Così Sviatoslav Shevchuk, arcivescovo maggiore di Kiev nel 104esimo giorno di guerra in Ucraina, nel suo videomessaggio di oggi. “I bombardamenti atroci, in particolare, si sono abbattuti ieri sulle città e i villaggi al confine, nella regione di Sumy. Le bombe si sono di nuovo abbattute sulla città di Kharkiv. Pesanti battaglie sono in corso nelle regioni di Mykolaiv e di Kherson”, aggiunge.
ORE 18:55 – “A KHERSON 600 PERSONE CAMERE TORTURE” – Circa seicento persone sono state portate nelle “camere delle torture” nella regione di Kherson, nel sud dell’Ucraina, dalle truppe russe. E’ l’accusa formulata da Tamila Tacheva, rappresentante permanente della presidenza ucraina in Crimeabriefing. “Secondo le nostre informazioni, circa 600 persone sono detenute in scantinati appositamente attrezzati, in camere di tortura, nella regione di Kherson”, ha detto citata dall’agenzia di stampa ucraina Ukrinform. Circa 300 persone sono “nei seminterrati” nella città di Kherson e le altre in diversi insediamenti della regione, ha detto Tacheva. “Sono detenuti in condizioni disumane e sono vittime di torture”, ha aggiunto. Si tratta “principalmente di giornalisti e attivisti” che hanno organizzato “manifestazioni filo-ucraine a Kherson e nella regione” dopo che le truppe russe hanno occupato il territorio, ha detto Tacheva.
ORE 18:42 – PARLAMENTO RUSSO VOTA USCITA DA CORTE EUROPEA DIRITTI UOMO – Il parlamento russo ha votato a favore dell’uscita di Mosca dalla Corte europea dei diritti dell’Uomo dopo oltre 20 anni come membro del Consiglio d’Europa. Lo riferisce il Guardian. La Duma ha approvato due disegni due testi, con uno la Russia si sottrae alla giurisdizione della corte e con il secondo si segna il 16 marzo come limite temporale, ovvero oltre quella data nessuna decisione presa dalla corte contro la Russia verrà implementata.
ORE 18:10 – SHOIGU: “ARRESI 6.489 SOLDATI UCRAINI” – Il numero totale di soldati ucraini che si sono arresi, secondo il ministero della Difesa russo, ha raggiunto quota 6.489, 126 dei quali solo negli ultimi cinque giorni. Lo ha dichiarato in teleconferenza il ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu, che non ha invece fornito dati su morti e feriti.
ORE 17:32 – CINA REPLICA: “NO A MINACCE PER COSTRINGERE A SCHIERARSI” – Il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, ha criticato “le forze esterne” che cercano con la “minaccia” di costringere i Paesi terzi a schierarsi nel conflitto in Ucraina. “La parte cinese sta svolgendo un ruolo costruttivo nel facilitare i colloqui di pace. Nelle condizioni attuali, è necessario prestare attenzione ai tentativi delle forze esterne di trascinare i paesi della regione nel conflitto tra le maggiori potenze e alle loro minacce a ogni Paese perché si schieri”, ha detto in una nota Wang, che oggi ha incontrato a Nur-Sultan il presidente del Kazakistan, Kassym-Jomart Tokaye. “La Cina non perseguirà mai interessi geopolitici in Asia centrale e non permetteremo a forze esterne di provocare il caos in questa regione”, ha affermato Wang Yi. Il ministro degli Esteri cinese e il presidente del Kazakistan hanno “scambiato opinioni sulle crescenti conseguenze negative di la crisi in Ucraina”, si legge nella nota.
ORE 16:50 – MACRON: “NUOVE SANZIONI E FARE POSSIBILE PER FINE GUERRA” – “Dobbiamo continuare a sostenere l’Ucraina, a sanzionare la Russia e a fare tutto il possibile per porre fine al conflitto”: lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, in una dichiarazione alla stampa all’Eliseo insieme con il premier portoghese, Antonio Costa. Macron ha aggiunto che serve anche “preparare un appuntamento sui Balcani occidentali”.
ORE 16:49 – ZELENSKY: “SPERO PECHINO USI INFLUENZA SU MOSCA” – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervistato a The Global Boardroom del Financial Times, si è augurato che la Cina “usi la sua influenza sulla Russia per porre fine a questa guerra”. “Quel che sta succedendo può portare alla terza guerra mondiale, e questo dovrebbe essere una priorità per tutti i leader”, ha aggiunto Zelensky.
ORE 15:44 – BLACK LIST MOSCA: 61 AMERICANI SANZIONATI – In risposta alle sanzioni occidentali, Mosca ha stilato una lista di 61 americani, rappresentanti del governo ma anche amministratori delegati di aziende. Nel mirino è finito il ceo di BlackRock Larry Fink, quello di Delta Airlines che aveva abbandonato il suo accordo di code-sharing con la compagnia di bandiera russa Aeroflot.Sanzioni anche per United per aver smesso di volare nei cieli russi. Il presidente della Universal Pictures, Peter Cramer, è stato sanzionato per aver sospeso l’uscita di film, prodotti dagli studios statunitensi in Russia. L’amministratore delegato di Netflix, Reed Hastings, per aver interrotto il servizio per i clienti russi. La ritorsione prevede un ‘lista di arresto’, che implica il divieto di viaggiare in Russia per un periodo indefinito.Tra i funzionari entrano nelal lista nera la ministra dell’Energia Usa Jennifer Granholm; la secretaria del Tesoro Janet Yellen, e il directore del Consiglio economico della Casa Bianca Brian Deese.
ORE 15:22- SPERATATISTI CONTROLLANO 70% DONETSK – Natalia Nikonorova, ministro degli Esteri dell’autoproclamata repubblica popolare del Donetsk, ha affermato che i separatisti e i loro alleati russi controllano oltre il 70% del territorio della regione. Quanto alle controffensive ucraine nella regione, Nikonorova ha dichiarato che la maggior parte degli attacchi viene dalla città di Avdiivka, che sarà liberata “presto”. “Sappiamo che gli attacchi alla capitale della Repubblica cesseranno nel prossimo futuro, dal momento che c’è un piano significativo, un piano militare a questo scopo”, ha aggiunto il ministro, “non ho facoltà di svelare i dettagli”. In precedenza il ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu, aveva affermato che il Lugansk, l’altra Oblast contesa del Donbass, era “al 97%” sotto il controllo russo.
ORE 14:39 – LAVROV: IN TURCHIA PER PARLARE DI RIPRESA NEGOZIATI – Durante la sua visita in Turchia domani il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, discuterà con l’omologo turco Mevlut Cavusoglu le prospettive di ripresa dei colloqui di pace con l’Ucraina. Lo ha dichiarato il ministero degli Esteri russo in una nota.”I ministri si scambieranno opinioni sull’attuale stato dei fatti nella crisi Ucraina e sulle prospettive di ripresa dei colloqui di pace russo-ucraini”, si legge nella nota rilanciata da Ria Novosti. “La parte russa informerà i colleghi turchi sull’andamento dell’operazione militare speciale delle Forze armate di la Federazione in Ucraina e le misure adottate per garantire la sicurezza della popolazione civile”.
ORE 14:22 – TUCHIA: “SU GRANO FATTI PROGRESSI” – La Turchia riferisce di contatti con Ucraina, Russia e Onu per un possibile accordo che consenta le esportazioni di grano dai porti ucraini sul Mar Nero e di “progressi significativi”. A parlarne è stato il ministro turco della DifesaHulusi Akar, in dichiarazioni riportate dall’agenzia turca Anadolu e rilanciate dall’agenzia Dpa, arrivate mentre si attendono gli sviluppi della visita in Turchia del ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. Continuano i colloqui su questioni tecniche, anche su “come rimuovere le mine, chi lo farà, come il sarà creato il corridoio (per le esportazioni) e chi scorterà” le navi, ha detto Akar, rilevando la volontà di arrivare a una soluzione ma riconoscendo che il problema resta la fiducia reciproca. “Tutti vogliono essere certi di alcune cose – ha affermato – Stiamo lavorando per arrivare a questa fiducia”.
ORE 13:02 – KIEV: DA INIZIO GUERRA UCCISI 31.360 SOLDATI RUSSI – Sono circa 31.360 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione, secondo l’esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l’esercito ucraino indica che dopo 104 giorni di conflitto si registrano anche 212 caccia, 177 elicotteri e 553 droni abbattuti. Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1.390 carri armati russi, 694 pezzi di artiglieria, 3.416 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 125 missili da crociera e 13 navi.
ORE 12:29 – TURCHIA: “IN CONTATTO CON RUSSIA, UCRAINA E ONU PER CORRIDOI GRANO” – “Siamo in contatto con Russia e Ucraina e siamo in contatto con le Nazioni Unite per cercare di risolvere la questione”. Lo fa sapere il ministro della Difesa turco Hulusi Akar, come riporta la Tv di Stato Trt, riguardo alla creazione di corridoi per il trasporto di prodotti agricoli dall’Ucraina tramite il mar Nero. Akar ha affermato che la Turchia in questo momento ha un ruolo di coordinamento ma non è ancora stato definito come funzionerà il corridoio e devono ancora essere risolte alcune questioni tecniche tra cui “come rimuovere le mine e chi lo farà”.
ORE 12:19 – MOSCA ANNUNCIA CONQUISTA SVYATOGORSK – Il ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu, ha annunciato la “liberazione” di Svyatogorsk, nella regione di Donetsk, nel corso dell’operazione militare speciale in Ucraina.” Una parte significativa delle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk lungo la riva sinistra del fiume Seversky Donec, comprese le città di Krasny Liman e Svyatogorsk, insieme ad altri 15 insediamenti, sono state liberate”, ha detto Shoigu. Tra gli insediamenti conquistati dalle truppe russe, il ministro ha citato Studenok, Yarovaya, Kirovsk, Yampol e Drobyshevo.Svyatogorsk si trova nella parte settentrionale dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, a poco più di 40 chilometri a Sud-Est da Izyum nella regione di Kharkiv, che è sotto il controllo dell’esercito russo.
ORE 11:59 – 21 BOMBARDAMENTI A DONETSK IN UN GIORNI: BIMBI TRA VITTIME – Nelle ultime 24 ore sono stati contati 21 bombardamenti russi nella regione di Donetsk, ci sono bambini tra le vittime: lo riferisce il servizio stampa della Polizia nazionale ucraina citato da Ukrinform. “Gli occupanti hanno sparato su 14 insediamenti: Bakhmut, Avdiyivka, Krasnohorivka, Chasiv Yar, Mykolaivka, Maryinka, Kurakhove, Orlivka, Pisky, Bohoyavlenka, Pervomaiske, Netaylove, Heorgiyivka e Berkhivka. Tra i civili uccisi e feriti ci sono anche bambini”, si legge nel rapporto. Secondo la polizia ucraina, il nemico ha sparato missili, artiglieria e sistemi MLR Grad, Smerch e Uragan
ORE 11:33 – MOSCA: DA UCRAINA ARRIVATE 1,7 MILIONI DI PERSONE – “Oltre 1,7 milioni di residenti dell’Ucraina, tra cui 276.000 bambini, sono sul territorio russo, distribuiti in 56 regioni della Federazione”: lo dichiara una fonte delle forze dell’ordine alla Tass. “Più di 1,7 milioni di persone provenienti dalle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk e dall’Ucraina hanno attraversato il confine russo, tra cui 276.000 bambini”, ha dichiarato, aggiungendo che quasi 20.000 rifugiati sono entrati in Russia nelle ultime 24 ore, e che 507.000 hanno la cittadinanza russa, oltre 907.000 sono cittadini delle autoproclamate Repubbliche di Donetsk e Lugansk. Kiev denuncia invece deportazioni forzate.
ORE 10:45 – FINTI MATRIMONI DI MILITARI PER SFUGGIRE ALLA GUERRA – Matrimoni finti per sfuggire alla guerra. Secondo l’Intelligence di Kiev i militari russi per tentare di lasciare il fronte e tornare a casa stanno organizzando finte cerimonie. Gli 007 di Kiev su Telegram hanno reso nota una conversazione intercettata fra due militari di Mosca dove uno spiegava all’altro lo stratagemma. La sua idea però sarebbe stata bocciata dal comando secondo cui gli unici motivi per lasciare l’area dei combattimenti sono “ferimento, morte o decesso di un parente stretto”.
ORE 9:50 – MEDVEDEV ALL’ATTACCO: “OCCIDENTALI BASTARDI, LI ODIO. FARÒ DI TUTTO PER FARLI SPARIRE” – Un attacco senza mezzi termini. L’ex presidente russo e ora vice capo del Consiglio di Sicurezza della Federazione, Dmitri Medvedev, spiega così la sua posizione contro l’Occidente. “Mi viene spesso chiesto perché i miei post su Telegram sono cosi’ duri”, ha scritto, “la risposta è che li odio. Sono dei bastardi e degenerati. Vogliono la nostra morte, quella della Russia. Finché sono vivo, farò di tutto per farli sparire”.
Former #Russian Prime Minister Dmitry #Medvedev: “People often ask me why my Telegram posts are so harsh. The answer is that I hate them. They are bastards and scum. They want death for us, for #Russia. And as long as I’m alive, I’ll do anything to make them disappear”. pic.twitter.com/3suXepthL7
— NEXTA (@nexta_tv) June 7, 2022
ORE 8:00 – INTELLIGENCE UK: KIEV HA RIPRESO ALCUNE AREE DI SEVERODONETSK – “Nel weekend le forze russe hanno riconquistato parti di Severodonetsk, ma le forze russe continuano a occupare i distretti orientali”. Lo sottolinea l’intelligence britannica nel suo aggiornamento sulla situazione in Ucraina, affermando che “il più ampio piano” di Mosca “continua a essere quello di tagliare l’area di Severodonetsk da nord e da sud”. La Russia inoltre punta a “tagliare fuori l’area di Severodonetsk da nord e da sud” e dopo i bombardamenti a Izyum si prepara a nuovi attacchi “sull’asse settentrionale”.
Latest Defence Intelligence update on the situation in Ukraine – 7 June 2022
Find out more about the UK government’s response: https://t.co/wlN06HEVws
🇺🇦 #StandWithUkraine 🇺🇦 pic.twitter.com/BiDv2cZSCv
— Ministry of Defence 🇬🇧 (@DefenceHQ) June 7, 2022
ORE 7:00 – MICHEL: “RUSSIA USA STUPRO COME ARMA DI GUERRA” – “Abbiamo avuto notizie che le forze russe usano la violenza sessuale come arma di guerra. La violenza sessuale è un crimine di guerra. Un crimine contro l’umanità. Una tattica di tortura, terrore e repressione. Atti vergognosi in una guerra vergognosa. Questi crimini devono essere portati alla luce del giorno ed essere perseguiti senza impunità”, ha detto il Presidente del Consiglio Europeo Charles Michel annunciando la conferenza Onu “Women in Conflicts del prossimo 9 giugno.
ORE 6:00 – KIEV: “SERVONO PIU’ LANCIARAZZI PER BLOCCARE I RUSSI – Il tenente colonnello Olaksiy Arestovych, consigliere militare del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha dichiarato al Guardian che per sconfiggere la Russia servono almeno 60 sistemi lanciarazzi multipli (Mlrs), definiti “un’arma rivoluzionaria”. “Meno ne prendiamo e peggiore sarà la nostra situazione. Le nostre truppe continueranno a morire e noi continueremo a perdere terreno”.
ORE 5:00 – ZELENSKY RINGRAZIA LONDRA PER LE NUOVE FORNITURE DI ARMI – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ringraziato il Regno per aver fornito a Kiev le armi necessarie a combattere contro la Russia e il premier Boris Johnson per la sua “piena” comprensione dei bisogni dell’Ucraina. Londra ha annunciato che, con gli USA, fornirà a Kiev sistemi missilistici a lancio multiplo in grado di colpire a 80 chilometri di distanza. “Sono grato al primo ministro Boris Johnson per aver compreso appieno le nostre richieste e per essere pronto a fornire all’Ucraina le armi di cui ha così tanto bisogno per proteggere la vita del nostro popolo”.
ORE 3:00 – CHIUSURA AEREO “ATTO OSTILE” VERSO LAVROV – Mosca ha definito “ostili” le azioni di diversi paesi europei dopo che il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov è stato costretto ad annullare una visita in Serbia a causa della chiusura degli spazi aerei di diversi stati europei. “Tali azioni ostili contro il nostro Paese possono causare alcuni problemi”, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, insistendo poi sul fatto che Russia e Serbia continueranno i contatti.
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