È arrivata al 101esimo giorno la guerra in Ucraina. Il Presidente russo Vladimir Putin ha rilasciato un’intervista alla televisione pubblica Rossiya 24 e ha dichiarato che le forze di Mosca stanno finendo di sminare i porti di Berdyansk e Mariupol sul Mar d’Azov e si è detto pronti a offrirli per sbloccare l’export di grano dall’Ucraina.

Per Putin “le notizie secondo cui la Russia starebbe bloccando l’export di grano sono un bluff dei Paesi occidentali per coprire i propri errori politici”. Per risolvere la crisi dell’esportazione del grano il presidente russo ha inoltre invitato a revocare le sanzioni alla Bielorussia, principale alleato di Mosca.

Approvato intanto dall’Unione Europea il sesto pacchetto di sanzioni anti-russe: oltre al petrolio colpiti anche la presunta fidanzata di Putin, “i macellai” di Bucha e la famiglia di Peskov. Sul campo intanto si continua a combattere. Il Donbass è il fronte caldo. Il sindaco di Mariupol parla di una catastrofe umanitaria da 20mila morti con il 95% degli edifici andati distrutti. È intanto mistero sulla sorte di Aleksandr Dvornikov, a capo delle operazioni militari di Mosca, che potrebbe essere stato sostituito.

La diretta

ORE 21:30 – KIEV: CERCHIAMO DI RECUPERARE SEVERODONETSK – Il sindaco di Severodonetsk ha dichiarato che le forze ucraine stanno cercando di “ristabilire il pieno controllo” della città.

ORE 21:00 – LAVROV: OCCIDENTE IMPEDISCE A UCRAINA DI NEGOZIARE – Il ministro degli Esteri Sergej Lavrov ha rilasciato un’intervista alla tv della Republika Srpska in Bosnia. “L’Occidente impedisce all’Ucraina di continuare i negoziati con la Russia”, ha detto il ministro. “Due mesi fa l’Ucraina sembrava aver avanzato una proposta su come risolvere la questione. Abbiamo presto questa proposta come base. Il giorno successivo” all’incontro delle delegazioni il 29 marzo a Istanbul “l’Occidente ha impedito agli ucraini di continuare questo processo”. La Nato “ci ha detto in modo diretto e piuttosto rude che l’espansione dell’alleanza e la possibile partecipazione dell’Ucraina a questo processo non sono affari nostri e non avremmo dovuto essere coinvolti nella vicenda”.

ORE 20:45 – DI MAIO: NESSUNA CAMPAGNA ANTI RUSSI DA ITALIA – “I media italiani svolgono il proprio lavoro in maniera egregia, e dall’inizio di questa atroce e sanguinosa guerra che Putin sta portando avanti in Ucraina, hanno raccontato i fatti in modo professionale, con inviati sul campo che hanno rischiato la vita per documentare i tragici fatti. Tutto questo, mentre in Russia è vietato parlare di guerra, mentre vengono censurate le immagini terrificanti di civili ucraini uccisi dalle bombe russe, mentre manifestanti russi vengono arrestati perché si oppongono alla guerra”. Questa la replica del ministro degli Esteri che ha osservato come “i nostri mezzi d’informazione non possono prendere lezioni di giornalismo dalla Russia, né tantomeno ricevere minacce. In Italia nessuno sta portando avanti una campagna anti-russa, i media hanno solo raccontato le crudeltà commesse dall’esercito russo. Basta con questa mistificazione della realtà e con le provocazioni. L’Italia rispetta il popolo russo, che nulla c’entra con le folli scelte di Putin, e continuerà sempre a rispettarlo. Putin si sieda al tavolo delle trattative e metta la parola fine a questa guerra”.

ORE 20:30 – MOSCA: “CAMPAGNA ANTI-RUSSA DEI MEDIA ITALIANI” – La Russia denuncia “violazioni dei diritti dei cittadini russi” che vivono in Italia e “un’aperta campagna anti-russa da parte dei media italiani”. Lo scrive l’ambasciata russa a Roma sul suo profilo Facebook pubblicando stralci di un rapporto del ministero degli esteri di Mosca “sulle violazioni dei diritti dei cittadini russi e dei connazionali all’estero” nel quale si osserva, tra le altre cose, “la crescita di sentimenti russofobi nella società italiana”. Il post cita gli episodi di vandalismo presso il Consolato Generale della Federazione a Genova e presso l’ambasciata a Roma. Citato anche l’episodio del direttore d’orchestra Valery Gergiev e del Teatro La Scala di Milano. Altri episodi sono quelli avvenuti in ambito bancario. Il post cita le segnalazioni che le missioni diplomatiche russe regolarmente ricevono dai connazionali sulle minacce. Preoccupazione espressa anche per “il limitato accesso ai media russi in Italia e, di conseguenza, per la mancanza di informazioni obiettive sulla politica e sulle azioni della Russia nel quadro dell’operazione militare speciale, che è particolarmente significativa nel contesto della pressione propagandistica dell’Occidente, e per l’aperta campagna anti-russa dei media italiani”.

ORE 18:15 – PUTIN: NUOVI ARMI USA “LE ROMPIAMO COME NOCI” – Il presidente russo Vladimir Putin ha detto che la Russia “schiaccia come noci” le nuove armi americane inviate all’Ucraina. Le dichiarazioni sono state riportate dall’agenzia Ria Novosti.

ORE 18:00 – MEDVEDEV: “SANZIONI CONTRO FAMIGLIE DEGNE DI COSA NOSTRA” – Il vicepresidente Consiglio di sicurezza russo Medvedev critica le sanzioni “illegittime” contro i familiari dei politici paragonandole ai metodi mafiosi di ‘Ndrangheta e Cosa Nostra. “Sono doppiamente illegali. Non solo statisti o deputati ma anche le famiglie, che non sono in alcun modo in grado di influenzare i loro parenti, sarebbero responsabili delle mitiche violazioni inventate da loro”. Medvedev ha quindi aggiunto che l’Occidente potrebbe usare “anche altre regole familiari progressiste: per esempio, ci sono molte cose utili nei modi della `Ndrangheta e di Cosa Nostra italiane”.

ORE 17:00 – RESTITUZIONE RESTI SOLDATI CADUTI TRA KIEV E MOSCA – Ucraina e Russia hanno effettuato uno scambio dei corpi dei soldati caduti sul campo, “nella formula 160 per 160”. Lo ha annunciato il ministero ucraino del Reinserimento dei territori temporaneamente occupati, come riporta l’agenzia Unian. “Il 2 giugno, nella regione di Zaporizhizhia, la parte ucraina e gli occupanti russi si sono scambiati i corpi dei soldati caduti secondo la formula 160 per 160”, ha riferito il ministero.

ORE 16:45 – BOMBARDATA CHIESA DEL 1526 NEL DONETSK – La storica chiesa di Tutti i Santi nella lavra di Svyatohirsk, nel Donetsk, è stata colpita dai bombardamenti russi e ha preso fuoco secondo i media ucraini. Non ci sarebbero vittime. La chiesa appartiene al patriarcato di Mosca.

 


ORE 16:20 – MOSCA: UCRAINI HANNO PERSO IL 90% DEI SOLDATI A SEVERODONETSK – Il generale dell’esercito russo Mikhail Mizintsev citato da Ria Novosti sostiene che le truppe ucraine hanno perso in alcune unità fino al 90% dei loro militari nei combattimenti a Severodonetsk.

ORE 16:15 – CONSIGLIERE ZELENSKY: “NEGOZIARE ORA NON HA SENSO” – Secondo il capo negoziatore ucraino e consigliere del presidente Mykhailo Podolyak ha dichiarato che ora “non ha senso” negoziare con la Russia fino a quando le truppe di Mosca non saranno spinte il più possibile verso il confine. “Finché non riceviamo le armi nella loro intera quantità, finché non rafforziamo le nostre posizioni, finché non respingiamo le forze russe il più lontano possibile fino ai confini dell’Ucraina, non ha senso intavolare negoziati”.

ORE 16:00 – MACRON: “ERRORE STORICO DI PUTIN, RUSSIA NON VA UMILIATA” – Il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato che la Russia non va “umiliata” nonostante l’“errore storico e fondamentale” di Putin nell’invadere l’Ucraina, un errore “per il suo popolo, per se stesso e per la storia”. Durissima la replica del ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba che ha dichiarato che “gli appelli ad evitare l’umiliazione della Russia possono solo umiliare la Francia e ogni altro Paese che lo richieda. Perché è la Russia che si umilia. Sarebbe meglio che tutti ci concentrassimo su come rimettere la Russia al suo posto. Questo porterebbe pace e salverebbe vite”.

ORE 15:30 – NATO: DA DOMANI ESERCITAZIONI NEL MAR BALTICO – Partono domani e durerà fino al 17 giugno l’esercitazione militare internazionale Baltops nel Mar Baltico cui prenderanno parte 16 Paesi: i 14 Stati membri della Nato e i partner Svezia e Finlandia. Durante l’esercitazione – con navi, aerei, veicoli blindati, assalti anfibi – i partecipanti dimostreranno di essere pronti a garantire la difesa collettiva nella regione baltica e l’attuazione della politica di deterrenza. Diverse operazioni saranno condotte nelle acque della Lettonia.

ORE 14:00 – DI MAIO: “DOBBIAMO FERMARE LA GUERRA MONDIALE DEL PANE” – “La guerra mondiale del pane è già in corso e dobbiamo fermarla. Rischiamo l’instabilità politica in Africa, la proliferazione di organizzazioni terroristiche, colpi di Stato: questo può produrre la crisi di grano che stiamo vivendo”, ha dichiarato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. “Putin deve venire al tavolo deve raggiungere prima possibile un accordo di pace, che passi anche per un accordo sul grano, come un accordo sul cessate il fuoco per permetterci di evacuare donne, civili e bambini che sono ormai da 100 giorni sotto le bombe russe nell’est dell’Ucraina”.

ORE 13:45 – PAPA: “VORREI ANDARE A KIEV MA ASPETTO” – “Vorrei andare in Ucraina ma devo aspettare il momento opportuno”, ha detto Papa Francesco in un incontro con un gruppo di ragazzi nel Cortile di San Damaso.

ORE 12:15 – “OLTRE 2.600 INDAGINI SU CRIMINI DI GUERRA” – Il capo della Procura regionale di Kiev Khomenko Oleksii ha dichiarato che “dal primo giorno dell’invasione su vasta scala dell’esercito russo sul territorio ucraino noi registriamo, documentiamo e raccogliamo le prove di tutti i crimini commessi dall’esercito della Federazione russa sul nostro territorio. Ad ora i procuratori della regione di Kiev sono occupati nella gestione di oltre 2.600 procedimenti penali di crimini di guerra”. Le inchieste vanno da “attentato all’integrità territoriale e all’inviolabilità dell’Ucraina, a violazione delle leggi e dei costumi di guerra”. In particolare le indagini riguarderanno attacchi con missili e artiglieria ai civili, fucilazioni, torture. “Stando ai dati del registro Unico delle inchieste pregiudiziali a causa delle azioni belliche sono morti oltre 1.500 civili, ci cui 178 donne e 44 bambini. 165 corpi non sono ancora stati identificati”.

ORE 12:00 – KIEV: “COLLOQUI SOLO DOPO RAFFORZAMENTO SUL TERRENO” – Il negoziatore ucraino David Arakhamia ha dichiarato che Kiev vuole rafforzare le sue posizioni sul terreno con l’aiuto di nuove forniture di armi dall’Occidente prima di riprendere i colloqui di pace con la Russia. “Le nostre forze armate sono pronte a usare le nuove armi, e poi penso che potremo iniziare un nuovo ciclo di colloqui da una posizione rafforzata”, ha detto alla tv nazionale.

ORE 8:30 – “RUSSIA NON IN GRADO DI ACCELERARE OPERAZIONI” – Secondo l’analisi del think tank americano Institute for the Study of War la Russia difficilmente sarà in grado di “accelerare” l’“operazione militare speciale” contrariamente alle affermazioni del ministro della Difesa russo Sergei Shoigu. È inoltre improbabile che la Russia abbia la forza lavoro e le attrezzature per avanzare oltre Lugansk.

ORE 7:00 – PUTIN: “GARANTIAMO L’EXPORT DI GRANO DAI PORTI OCCUPATI” – “I porti del Mar d’Azov – Berdyansk, Mariupol – sono sotto il nostro controllo, siamo pronti a garantire un’esportazione senza problemi, anche del grano ucraino, attraverso questi porti”, ha detto il Presidente russo Vladimir Putin alla televisione russa. “Stiamo finendo i lavori di sminamento”, ha aggiunto, “il lavoro è in fase di completamento, creeremo la logistica necessaria, lo faremo”.

ORE 6:00 – ONU: “FERMARE SUBITO LE VIOLENZE” – “Rinnovo il mio appello per l’immediata cessazione della violenza, per l’accesso umanitario illimitato a tutti coloro che ne hanno bisogno, per l’evacuazione in sicurezza dei civili intrappolati nelle aree di combattimento e per la protezione urgente dei civili e il rispetto dei diritti umani in conformità con le norme internazionali”, ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres alla CNN. “Prima le parti si impegnano in sforzi diplomatici in buona fede per porre fine a questa guerra, meglio è per il bene dell’Ucraina, della Russia e del mondo”.

ORE 1:00 – RICONQUISTATO IL 20% DI SEVIERODONETSK – Il governatore del Lugansk Serhiy Gaidai ha spiegato alla televisione ucraina che le forze ucraine hanno riconquistato circa il 20% del territorio perso a Sevierodonetsk dopo l’invasione russa. Prima i russi controllavano il 70% della città secondo il governatore. Il governatore confida sulle armi a lungo raggio per respingere i russi.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.