Succede in Nuova Zelanda
Haka vietata ai no-vax, la tribù Maori contro la strumentalizzazione del celebre rituale

Basta usare il rituale haka durante le manifestazioni no-vax. La richiesta arriva direttamente dalla tribù maori Ngati Toa che possiede i diritti sulla danza ‘Ka Mate’, la stessa eseguita dalla nazionale neozelandese di rugby All Blacks prima di ogni match.
Il motivo è semplice: la tribù non vuole diffondere, attraverso questa tradizione celebre nel mondo, messaggi contrari alla vaccinazione anti-Covid.
Cos’è l’haka
“Insistiamo affinché i manifestanti smettano immediatamente di usare il nostro taonga (tesoro culturale)” si legge in una nota. I membri della tribù hanno condannato duramente la strumentalizzazione di questo rituale, profondamente radicato nella cultura neozelandese. “Molti dei nostri antenati hanno perso la vita in precedenti pandemie e la nostra tribù ha sofferto molto- hanno aggiunto.– Pensiamo che il vaccino Covid sia la migliore protezione che abbiamo a nostra disposizione, e ci impegniamo a sostenere la nostra famiglia per avere più vaccinati il prima possibile.”
La haka maori ha molte forme ma la Ka Mate, nata intorno al 1820, è quella più conosciuta. Questo rituale dal forte impatto visivo, che consiste nel battere i piedi a terra e roteare gli occhi, viene utilizzato in eventi particolarmente sentiti come matrimoni e funerali. Una preziosa tradizione custodita proprio dalla tribù Ngati Toa, come riconosciuto dal Parlamento nel 2014: la legge però non prevede sanzioni in caso di abuso.
La vaccinazione tra i maori
Questa presa di posizione contro l’utilizzo dell’haka da parte dei no-vax arriva in un momento di forte preoccupazione, considerando il basso tasso di vaccinazione nella comunità maori, particolarmente colpita dalla pandemia nel Paese. Secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute, il 77% dei Maori di età pari o superiore a 12 anni ha ricevuto almeno una dose del vaccino e il 61% è completamente vaccinato. Numeri ben diversi rispetto alla media nazionale, dove il 90% dei cittadini ha ricevuto una dose e l’81% entrambe le dosi del vaccino anti-Covid previste.
Secondo i no-vax neozelandesi, la vaccinazione rappresenterebbe una forma di “colonizzazione moderna.“
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