“Normale”. Secondo il consigliere del Comune di Reggio Emilia in quota Lega Alessandro Rinaldi, i gay dovrebbero comportarsi in questo modo, “come persone normali”, se vogliono essere “considerate uguali agli etero”. È la frase che ha agitato gli animi durante il dibattimento in aula su una mozione presentata da Fabiana Montanari (Pd) e Dario De Lucia (Gruppo Misto) per favorire e agevolare il “turismo Lgbtqi*+”, la sigla usata per indicare collettivamente la comunità lesbica, gay, bisessuale, transessuale.

Accuse reciproche tra le due fazioni, in diretta streaming e liberamente ascoltabili sui canali ufficiali del Comune. “Questo documento non ha né capo né coda”, ha attaccato Rinaldi, visibilmente contrario alla proposta di Montanari. “Non so se ci rendiamo conto – ha aggiunto – cosa facciamo, dei viaggi personalizzati per le persone che hanno un orientamento omosessuale? Allora analizziamo anche i dati dei tifosi della Juventus, che magari viaggiano e spendono più di quelli dell’Inter”.

La frase che ha scatenato le maggiori polemiche è stata – appunto – quella che ha tirato in ballo la “normalità”, sottacendo quindi che le persone di cui si sarebbe occupata la mozione non lo fossero. “Volete essere considerati uguali alle persone etero perché l’uguaglianza è un diritto sacrosanto? Iniziate a comportarvi come tutte le persone normali, ovvero ponetevi sullo stesso piano e sulla stessa posizione delle persone etero. Voler sempre rimarcare delle differenze in qualsiasi ambito sociale non fa altro che accrescere la differenza tra il vostro diverso orientamento e quello degli etero”.

“Se lei dice che le persone etero sono normali, allora vuol dire che le persone omosessuali non lo sono”, ha detto De Luca rivolgendosi a Rinaldi, che ha replicato correggendo il tiro: “Non accetto che vengano alterate le mie dichiarazioni pubbliche. Non ho mai detto e mai dirò che le persone omosessuali sono anormali, ho detto che se vogliono essere tutelate adeguatamente devono porsi sullo stesso piano delle persone etero”.

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Napoletano, Giornalista praticante, nato nel ’95. Ha collaborato con Fanpage e Avvenire. Laureato in lingue, parla molto bene in inglese e molto male in tedesco. Un master in giornalismo alla Lumsa di Roma. Ex arbitro di calcio. Ossessionato dall'ordine. Appassionato in ordine sparso di politica, Lego, arte, calcio e Simpson.