Nessun controllo solitario di Fininvest, l’azienda madre della famiglia Berlusconi, centro milioni a Marta Fascina, la sua ultima compagna, e al fratello Paolo, 30 milioni a Marcello Dell’Utri. Queste le volontà di Silvio Berlusconi nel suo ultimo dei tre testamenti presentati dal 2006 al 2022.

Il terzo testamento è stato aperto ieri, mercoledì 5 luglio ad Arcore, alla presenza della compagna dell’ex premier e di due testimoni, Antonino Battaglia e Stefania Gaiani.

Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi Berlusconi, ricevuta lettura delle volontà testamentarie del padre Silvio Berlusconi, informano che da esse risulta che nessun soggetto deterrà il controllo solitario indiretto su Fininvest SpA, precedentemente esercitato dal padre stesso” è quanto si legge in una nota inviata da Marina Berlusconi, a nome anche di tutti i fratelli e sorelle, dopo le disposizioni testamentarie di Silvio Berlusconi. “Il notaio che ha dato lettura delle volontà testamentarie provvederà nelle prossime ore agli adempimenti di legge”, conclude la nota.

E’ stato lo stesso Silvio Berlusconi a scrivere il testamento a mano mentre stava andando al San Raffaele il 19 gennaio 2022. “Cara Marina, Pier Silvio, Barbara e Eleonora, sto andando al San Raffaele, se non dovessi tornare vi prego di prendere atto di quanto segue”, scrive l’ex premier indicando le donazioni al fratello, a Fascina e a Dell’Utri “per il bene che gli ho voluto e per quello che loro hanno voluto a me”. E conclude: “Grazie, tanto amore a tutti voi, il vostro papà“.

A consegnare l’ultimo testamento dell’ex premier, scomparso il 12 giugno scorso all’età di 86 anni, è stata Marta Fascina. Lo ha fatto ad Arcore il 19 gennaio del 2022, oltre un anno e mezzo fa, e lo ha consegnato al notaio Arrigo Roveda. Lo si evince dalla pubblicazione del testamento diffuso oggi. Marta Fascina, è scritto nel documento del notaio, “alla presenza dei testimoni mi consegna un busta non sigillata recante la scritta ‘ai miei figli’ e la firma ‘S.Berlusconi’ contenente un foglio di carta intestata composto da due facciate scritto con inchiostro nero, apparentemente da un’unica persona… che ritiene essere il testamento olografo del signor Silvio Berlusconi e che mi chiede di pubblicare”.

Le ultime volontà dell’ex premier

Marina e Pier Silvio, i figli della prima moglie (Carla Elvira dall’Oglio), controllano Fininvest con il 53%. Dalla lettura del testamento risulta “che nessun soggetto deterrà il controllo solitario indiretto su Fininvest, precedentemente esercitato dal padre stesso”, ma considerando che precedentemente sia Marina che Pier Silvio avevano il 7,65% ciascuno di Fininvest, oggi (post testamento) la loro quota è pari al 53%.

Nel portafoglio della holding continua ad esserci il 48,6% del capitale (e circa il 50% dei diritti di voto ) di Mfe, la cassaforte olandese che detiene il gruppo televisivo Mediaset. Nessuna novità neanche per le altre società quotate in Borsa della galassia: Mondadori, della quale Fininvest ha in mano il 53,3%, e Banca Mediolanum che fa capo alla famiglia di Ennio Doris, dove la holding dei Berlusconi ha il 30% del capitale. Nella galassia ci sono poi due satelliti, il Teatro Manzoni e il Monza Calcio, entrambe possedute al 100% nel cui destino si ipotizza ci possa essere la vendita sebbene finora non sia contemplata. L’avventura calcistica della holding di Berlusconi nel Milan si era invece conclusa sei anni fa con la cessione del club rossonero. Due anni fa inoltre Fininvest è uscita da Mediobanca nella quale aveva una quota pari al 2 per cento.

La decisione su Fininvest e sul patrimonio – sottolinea l’Ansa- era già stata presa nel 2006. Su un blocco note, color giallo paglierino, con l’intestazione Villa San Martino, Silvio Berlusconi, il 2 ottobre, ha scritto a mano le sue volontà. Undici righe su un foglio e dieci su un altro per il suo testamento, con uno stile asciutto e chiaro. Nel 2020 ha aggiunto le disposizioni a favore del fratello.

La suddivisione delle quote in Fininvest

Per Fininvest (che detiene un 2% di azioni proprie che si sterilizzano nella conta dei diritti di voto) significa che Marina alla quota già detenuta del 7,81% aggiunge l’8,33% della quota cosiddetta ‘legittima’ e il 10,40% dalla quota disponibile arrivando a detenere il 26,54%; lo stesso calcolo vale per Pier Silvio che arriva ad avere un’identica quota di diritti di voto nella holding (pari al 26,54%). Insieme i due fratelli maggiori controllano dunque il 53% di Fininvest.

A Barbara, Eleonora e Luigi che già dividevano in parti uguali una quota del 21,87% va una quota complessiva del 24,99% che porta la partecipazione dei tre fratelli, figli di Veronica Lario, al 47 per cento. Extra Fininvest, tutto il resto del patrimonio viene anche questo diviso fra i figli secondo lo stesso schema: la quota legittima divisa in cinque parti uguali, il 13,32% di tutti i beni e la quota ‘disponibile’ divisa in parti uguali tra Marina e Pier Silvio, il 16,65% a ciascuno.

Le proprietà: 60% a Marina e Pier Silvio, 40% a Barbara, Eleonora e Luigi

Ai figli della prima moglie di Silvio Berlusconi, Pier Silvio e Marina, andranno anche il 60% delle proprietà – non relative alla Fininvest o ad altre società – appartenute al Cavaliere. È quanto si apprende da fonti qualificate, vicine alla famiglia. Si tratterebbe delle proprietà immobiliari, il cui restante 40% andrà agli altri tre figli avuti dalla seconda moglie Veronica Lario: Barbara, Eleonora e Luigi.

I tre testamenti di Berlusconi dal 2006 al 2022

Il primo testamento depositato da Berlusconi presso lo studio del notaio Roveda risale al 2 ottobre 2006: riguarda la destinazione della parte di eredità disponibile, che viene lasciata in parti uguali ai figli Marina e Pier Silvio, mentre la parte rimanente viene divisa tra tutti i cinque figli sempre in parti uguali. Il secondo testamento risale invece al 5 ottobre 2020, in cui Berlusconi aggiunge il lascito di 100 milioni al fratello Paolo. Il terzo è in forma di lettera e risale al 19 gennaio 2022, e contiene l’ulteriore lascito per Marta Fascina di 100 milioni, e per Marcello dell’Utri, pari a 30 milioni.

La reazione di Dell’Utri: “Profondamente colpito”

“Sono stato informato del legato che mi è stato lasciato da Silvio Berlusconi nel suo testamento. Sono commosso, profondamente commosso”. Lo ha detto Marcello Dell’Utri a LaPresse, commentando le ultime volontà di Berlusconi, che prevedono anche un legato per lui di 30 milioni. “Non me l’aspettavo, nonostante il profondo rapporto di amicizia che ci legava. Sono sorpreso, non è una cosa che capita tutti i giorni”, ha aggiunto Dell’Utri.

 

Redazione

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