"Penso che Forza Italia debba e possa garantire stabilità al governo"
Pier Silvio Berlusconi: “Non entro in politica, ho ancora 54 anni”. L’endorsement a Meloni e la certezza: “Mediaset non si vende”

Tre motivi che frenano, per il momento, la discesa in politica di Pier Silvio Berlusconi, secondogenito dell’ex premier scomparso il 12 giugno scorso all’età di 86 anni. Nel corso della presentazione dei palinsesti di Mediaset, l’amministratore delegato del Biscione ribadisce che “nessuno mai sostituirà mio padre” e chiarisce che “non ho intenzione di scendere in politica” anche perché, con tanto di sorriso, “ho 54 anni, mio padre ne aveva 58 quando è sceso in politica“. I tre motivi che frenano Pier Silvio Berlusconi, sfiorato dalla tentazione subito dopo la morte del padre (“Qualcosa a livello emotivo, non razionale, si è mosso: ho pensato che il suo rapporto con gli italiani e con l’Italia, fatto di amore e di libertà, è un lascito che deve vivere), sono i seguenti: “Innanzitutto la politica è un mestiere serio, che non si impara dall’oggi al domani. Poi non penso che sia giusto lasciare le cose a metà: ritengo di dover rimanere a Mediaset a fare il mio mestiere. E poi, ed è la cosa più importante di tutte, ad oggi non c’è nessuna emergenza: per la prima volta dopo tanti anni c’è un governo votato dagli elettori, che sta facendo del suo meglio. E penso che Forza Italia debba e possa garantire stabilità al governo”.
Il secondogenito ribadisce quanto già emerso nelle scorse settimane, a partire soprattutto dalla sorella maggiore Marina: “Con Meloni ho un buon rapporto, è una persona che stimo, giova e decisa”. Poi, nel corso della presentazione dei palinsesti, negli studio di Cologno Monzese, ricorda l’amato padre: “Ti amo, papà. Più passano i giorni, più la mancanza è enorme, è totale. E’ stato un grande padre”. Poi ricorda: “Ero in azienda quando è sceso in politica e ne sono stato travolto. Poi qui ho avuto la mia crescita naturale. Mi ricordo che una volta mi chiamò in cucina, c’era la mia agenda con tutti i miei appuntamenti, e mi disse: ma sei diventato me? È stato così grande da riuscire a dare ai suoi figli la possibilità di andare avanti senza di lui prima di quello che è successo”.
Il lascito più grande di Silvio Berlusconi “è l’amore: mio padre ha amato tutte le persone che ha incontrato. È stato un padre impegnato ma presente e anche buono, tendente all’iperpermissivo”, aggiunge il figlio. Infine ricorda l’ultimo consiglio: “Quando gli ho chiesto l’ultimo consiglio mi ha risposto: ma tu chiedi a me? Ormai Mediaset è molto più tua che mia, quello che decidi per me va bene”.
Parole che portano Pier Silvio a rilanciare e allo stesso tempo coccolare la creatura voluta dal papà: Mediaset non è in vendita. “In famiglia non ne abbiamo parlato. Mi ha dato fastidio che con la morte di mio padre ci siano state simili ipotesi, ma è normale”.
“Il nostro obiettivo – aggiunge – è costruire un player paneuropeo, è una sfida complicata ma se c’è qualcuno che può portarla a termine è Mediaset. Il lavoro da fare è tanto, abbiamo ancora tanto tanto lavoro davanti ma è fondamentale per Mediaset ma anche per tutto il sistema dell’editoria italiana e industriale del Paese – ha detto – Noi siamo orgogliosi che per una volta, e oggi ci credono anche i mercati, sia una azienda italiana motore di una crescita internazionale e non pezzi di Italia conquistati da aziende straniere”. “Mi sento di dirvi di fare tutti insieme il tifo per Mfe – ha concluso – noi siamo italiani, siamo partiti e questo è solo l’inizio”.
Smentito l’interesse di Urbano Cairo, patron, tra gli altri, del Corriere della Sera e di La7. “Urbano Cairo? Sono un suo fan, ho un bellissimo rapporto, l’ho conosciuto da ragazzino, è bravo, simpatico e capace. Lui ha sempre smentito. Non c’è assolutamente niente ad oggi. Semmai ci fosse, Rcs con Mediaset mi sembra un incastro spericolato”. E come valori in campo “in una fusione ci mangeremmo Rcs…”. Cairo “la chiama fantatelevisione, io la chiamo fantaeditoria”, ha spiegato nella conferenza stampa dei palinsesti per la nuova stagione.
Su Vivendi: “E’ un socio che è finanziario, ma silente. Abbiamo rapporti normalissimi, rapporti cordiali che nulla c’entrano con il lavoro”.
Con i fratelli, Marina, Barbara, Eleonora e Luigi, “la compattezza è assoluta”. E con la famiglia, Confalonieri, Letta, “la tradizione dei pranzi del lunedì ad Arcore, che da poco erano diventati del martedì, continuerà, ce lo siamo detti”. Per questo motivo “è un’ipotesi inventata” l’idea che Villa San Martino possa diventare un museo.
Diritti tv calcio sono folli
“Per noi il calcio è il prodotto più importante; vorremmo avere ancora il calcio di livello, quello che conta, sulle nostre reti, ma i prezzi di oggi sono folli. Se andiamo avanti così.. sono cifre veramente da pazzi” spiega Pier Silvio Berlusconi. “Da un lato il calcio lo vogliamo, ma dall’altro usiamo la razionalità. Siamo pur sempre una azienda quotata in Borsa e dobbiamo fare margine”. In ogni caso, “al momento non ci sono strategie, ma mi sembra che la base d’asta per la Coppa Italia sia davvero molto, molto alta”. Quanto al campionato, “onestamente non sappiamo nemmeno di cosa stiamo parlando, ogni volta cambiano idea. Noi ci siamo, ci vogliamo essere, poi vedremo. Eventualmente si potrebbe usare Italia 1 come rete del calcio”. Comunque, ha concluso, “noi saremo sempre razionali e non faremo follie”
Rete 4 rete di informazione
“Bianca Berlinguer sarà una dei volti delle reti Mediaset a partire dalla nuova stagione televisiva. Penso sia una operazione importante che possa far crescere il peso della nostra rete di informazione – ha detto Pier Silvio Berlusconi in riferimento all’arrivo della giornalista in Rai fino a pochi giorni fa – Vogliamo parlare in modo più trasversale possibile a tutto il pubblico. Quello che mi unisce a Bianca Berlinguer è uno spropositato amore per il prodotto televisivo. Il suo arrivo è qualcosa che Rete 4 doveva al suo pubblico”. Il programma dell’ex conduttrice di Cartabianca, ancora senza titolo, potrebbe prendere il posto di Fuori dal coro il martedì e Mario Giordano si sposterebbe al mercoledì sera. Si alternerà poi a Stasera Italia nel preserale con Nicola Porro e con Augusto Minzolini (in onda nel weekend). Con Berlinguer “dovrebbe arrivare anche Mauro Corona”, già ospite fisso del programma di Rai3. “Non vedo l’ora di conoscerlo, sono un suo fan, anche se lui è un montanaro, io un uomo di mare”, scherza Pier Silvio.
Oltre a Bianca Berlinguer, arriva a Mediaset anche Myrta Merlino. Sarà lei a prendere il posto di Barbara D’Urso a “Pomeriggio Cinque” che andrà in onda dagli studi Mediaset di Roma. “Ringrazio Barbara D’Urso per il lavoro, la professionalità e l’impegno di questi anni. Prima della scadenza del contratto (fine 2023, ndr) è venuta a chiederci un rinnovo chiedendo una garanzia di un prime time nei prossimi due anni: una garanzia che noi non potevamo dare. Le auguro molta fortuna, credo che un po’ di discontinuità serva anche a lei”, ha spiegato Pier Silvio Berlusconi. Su Canale 5 approda anche Checco Zalone con ‘Amore + Iva’, riproposizione televisiva del suo spettacolo, che andrà in onda “tra ottobre e novembre”.
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