Il primo a non essere presentato dalla sovrana
Il discorso di Natale di Re Carlo III, dal ricordo di Elisabetta alla ‘svolta green’ della dinastia Windsor
Per il primo discorso di Natale Re Carlo III ha scelto come luogo simbolico della registrazione (si perché non è stato fatto in diretta ma filmato il 13 dicembre) la Cappella di San Giorgio a Windsor. Una scelta di forte carattere simbolico per dare continuità politica alla dinastia, infatti proprio lì sono sepolti la regina Elisabetta, il principe Filippo, re Giorgio VI (padre della defunta sovrana), la Regina Madre e la principessa Margaret, le radici insomma di Carlo e della storia della monarchia inglese.
Un omaggio quindi a Elisabetta II, al duca di Edimburgo e alle passate generazioni della royal family che manifesta la volontà di Carlo III di raccogliere l’eredità e proseguire lungo la linea politica tracciata dalla defunta regina. In molti si aspettavano che il sovrano registrasse il suo primo discorso natalizio seduto alla scrivania, a Sandringham, o magari a Buckingham Palace, come faceva la regina Elisabetta. Il Re ha invece registrato il discorso restando in piedi, accanto a un albero di Natale addobbato secondo i dettami della sostenibilità, con decorazioni riciclabili in vetro e carta e prodotti naturali.
Re Carlo è riuscito a ricreare un’atmosfera “green” nella Cappella di San Giorgio, lanciando un messaggio importante su uno dei temi che gli stanno più a cuore, ovvero la difesa dell’ambiente. Per l’occasione Sua Maestà ha indossato un abito blu e una cravatta a pois. Chissà se, durante la selezione dell’outfit, re Carlo ha tenuto conto del fatto che questa tonalità fosse una delle preferite di Elisabetta II.
Il 25 dicembre 2022 è una data destinata a entrare nella Storia dei Windsor, collocandosi, per quel che concerne i discorsi natalizi, accanto ad altri giorni memorabili: nel Natale del 1932 fu re Giorgio V a inaugurare la tradizione di rivolgersi alla nazione per gli auguri e per un bilancio dell’anno appena trascorso. Il suo primo discorso festivo venne scritto da un autore d’eccezione, il grande Rudyard Kipling. Nel 1937 toccò a Giorgio VI portare avanti la consuetudine. Il 25 dicembre 1952, dieci mesi dopo la sua ascesa al trono, fu la regina Elisabetta a parlare agli inglesi dal suo studio di Sandringham. Nel 1957 il suo discorso venne trasmesso, per la prima volta, in televisione.
Il sito ufficiale della royal family definisce così questa irrinunciabile tradizione festiva: “Negli anni i discorsi hanno raccontato la vita della nazione e della monarchia. I discorsi sono una delle rare occasioni in cui la Regina non parla su suggerimento del Governo. Invece Sua Maestà ha dato il suo punto di vista sugli eventi…”. Ora tocca a re Carlo III scrivere una nuova pagina della storia del Paese e darci la sua opinione sul mondo, portando avanti la lunga consuetudine dei discorsi di Natale.
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