Matteo ha 20 anni e da venerdì notte lotta tra la vita e la morte. È ricoverato in coma farmacologico nel reparto di terapia intensiva del Policlinico Umberto I, dopo essere stato trovato con una profonda ferita alla testa, in viale Sacco e Vanzetti nel quartiere Colli Aniene a Roma

Cosa gli sia accaduto è al momento un mistero. Era l’1.22 quando alcuni passanti hanno chiamato i soccorsi vedendo Matteo disteso sull’asfalto, in un pozza di sangue; appena sette minuti prima il ragazzo aveva inviato un messaggio a un’amica. La sua famiglia ha quindi lanciato un appello per scoprire la verità. “C’è chi dice che sia stato investito o aggredito, sicuramente non è stato rapinato: chi sa o ha visto qualcosa parli, ci aiuti a capire cosa è successo a mio figlio” sono le parole di mamma Simona riportate dall’edizione romana de La Repubblica. 

Le indagini

Matteo Valentini aveva trascorso la serata di venerdì 8 aprile al parco Tozzetti con alcuni amici. Nel tragitto verso casa, sempre in zona Colli Aniene, potrebbe essere stato aggredito da qualcuno. Una serata tranquilla come sempre. Poi si sono salutati e stava tornando a casa a piedi. I suoi amici ci stanno dando tutto il sostegno e le informazioni che hanno a disposizione. Il problema è che era da sol0” ha raccontato il fratello Andrea a Il Messaggero.

Il ragazzo è stato prima portato in codice rosso all’ospedale Pertini e poi trasferito al Policlinico Umberto I, con fratture alla testa e il naso rotto. In un primo momento si era ipotizzato che fosse stato investito da un pirata della strada. “Ma le ferite di Matteo sono sulla testa e al viso. Anche secondo i medici, non sarebbero compatibili ma fino a quando il caso non sarà chiuso, non possiamo escludere nulla” ha sottolineato il giovane al quotidiano. I suoi effetti personali sono stati ritrovati sparsi in strada.

Un giallo su cui stanno indagando i poliziotti del commissariato di San Basilio, gli stessi che hanno avvisato la madre di Matteo sabato mattina, mentre si stava recando in ospedale. La donna aveva già contattato le strutture ospedaliere della città, dato che il figlio non era tornato a casa.

Verranno analizzate le immagini di videosorveglianza lungo viale Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti,  nel punto in cui è stato rinvenuto. Un lavoro sicuramente complesso, anche se è possibile risalire all’orario in cui il ragazzo stava attraversando la strada grazie alla registrazione della chiamata al 118 e al messaggio inviato all’amica. 

Un appello per cercare eventuali testimoni dell’accaduto è comparso anche sui gruppi Facebook di quartiere, dove moltissime persone si stanno stringendo intorno a Matteo e alla sua famiglia.

D’Amato: “Auspico piena luce sulla dinamica dei fatti”

Anche Alessio D’Amato, assessore alla Sanità della Regione Lazio, ha condiviso l’appello della famiglia di Matteo Valentini. “Desidero rilanciare l’appello dei familiari e degli amici di Matteo Valentini per ricostruire la dinamica del caso. Chi sa o ha visto qualcosa chiami la Polizia“, ha detto.

Il giovane e’ tenuto in coma farmacologico presso la terapia intensiva del Dea del Policlinico Umberto I, l’ospedale più importante di Roma, con un costante monitoraggio della pressione endocranica. I medici del Policlinico Umberto I si stanno adoperando in maniera appropriata per la gestione clinica del caso. Ai familiari mando un abbraccio ideale auspicando che venga fatta piena luce sull’intera dinamica dei fatti.”