Nel rispetto delle regole
Israele, proteste in piazza a distanza di sicurezza contro il governo

Un impatto visivo degno di nota quello che ha visto coinvolta la città di Tel Aviv la scorsa sera, quando oltre duemila manifestanti israeliani si sono ritrovati in piazza a protestare contro il governo. Muniti di mascherine e e abiti neri, hanno rispettato la distanza di sicurezza tenendosi lontani gli uni dagli altri secondo le regole previste dall’emergenza coronavirus. Finora Israele conta 13 mila persone contagiate dal covid-19 e 172 vittime. La protesta si è svolta domenica a Rabin Square, con i partecipanti ben allineati e separati l’uno dall’altro, uniti soltanto dalla luce dei propri cellulari accesi per manifestare contro la corruzione dell’esecutivo del ministro Benjamin Netanyahu.
LA PROTESTA – In un anno Israele si è ritrovata a votare per tre volte, ripetendo così le elezioni lo scorso marzo con il trionfo di Netanyahu, anche se il distacco con lo sfidante Benny Gantz è stato ampio ma non sufficiente per formare un governo. Per questo migliaia di persone sono scese in piazza per denunciare i rischi per la democrazia legati alle trattative fra il primo ministro Banjamin Netanyahu e il suo ex avversario politico Benny Gantz, accusato di corruzione, per formare un governo di coalizione. In seguito a un risultato nuovamente ambiguo, il presidente Reuven Rivlin aveva incaricato Gantz di formare un nuovo governo. I cartelli mostrati dai manifestanti durante la protesta vedevano comparire le scritte “lasciate vincere la democrazia” e “ministro del crimine”.
Infatti in piena pandemia coronavirus, l’incaricato ha sorpreso tutti aprendo la strada a un governo di “unione ed emergenza” con il primo ministro uscente, assicurando che non avrebbe però condiviso il potere fino a che non avesse risolto i suoi problemi con la giustizia. Dopo la scadenza del mandato a Gantz lo scorso lunedì, il presidente Rivlin ha incaricato il Parlamento di proporre, entro meno di tre settimane, un deputato che possa cercare di formare un governo e mettere fine a oltre un anno di crisi politica. Ma nel frattempo, i sostenitori di Gantz e Netanyahu proseguono il dialogo per un possibile accordo.
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