Non si è distratta Khadija. Caterina per alcuni, Catalina per altri: fa lo stesso. È sempre lei, la stessa ragazzina, che ha conquistato i Campionati Italiani Junior Femminili che si sono combattuti a Roseto degli Abruzzi. Non si è lasciata distrarre dalle locandine, dal cinema, dalla Mostra di Venezia Khadija Jaafari. E ha piazzato così il bis, la 14enne nata in Marocco e cresciuta a Torre Annunziata, allevata in quella Tana delle Tigri che è la Boxe Vesuviana di Torre Annunziata del Team Zurlo.

Ha piazzato il bis dopo che l’anno scorso aveva vinto a maggio 2021 gli School Girl sul limite dei 54 chili. Quello di ieri sul limite dei 57 chili. E il pensiero, poco stupendo e piuttosto desolante, va sempre lì: a quella maglia azzurra che un talento come lei sogna e che non può al momento indossare perché è nata a Casablanca. “Mi sento più torrese che marocchina”, aveva raccontato lei stessa a questo giornale in un’intervista in occasione dell’uscita nelle sale del film di cui è stata protagonista, Californie.

Gioiellino di cinema del reale, neorealismo e Bildungsroman, dei registi Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman premiato anche al Festival di Venezia alla giornata degli autori. Cominciato a girare mentre si girava Butterfly, ispirato e interpretato da Irma Testa, prima pugile italiana alle Olimpiadi e prima medagliata con il bronzo agli ultimi giochi di Tokyo. L’idolo di Khadija Jaafari. “Mi piace il cinema, mi sono trovata bene ma il mio obiettivo è la boxe, voglio andare in Nazionale”, aveva aggiunto e chiarito.

È stata di parola, ha continuato a lavorare seriamente in palestra anche se ha già firmato un contratto con una grande società cinematografica e a giugno comincerà a girare un altro film. Protagonista di un percorso perfetto, ha battuto in finale la laziale Sara Battistella con la quale aveva già incrociato i guantoni qualche mese fa con risultato inverso. Fin dal primo round ha portato più colpi e combinazioni più pulite. All’angolo c’era il maestro Gaetano Nespro, ex campione di pugilato: “Ce l’ha messa tutta. È tenace, ha voglia di vincere”.

Khadija è esplosa di gioia alla fine del match, ha ringraziato tutta la Boxe Vesuviana e l’organizzazione e dedicato la vittoria al maestro Lucio Zurlo. “La medaglia d’oro è sua, l’ha vinta lui. Ha fatto molto per me”, ha detto con la voce rotta dalle lacrime alla fine dell’incontro. Zurlo Lucio, padre dell’ex campione e consigliere federale Biagio, per tutti ù maestr, personaggio iconico che nel 1960 ha fondato la Boxe Vesuviana nel quartiere popolare della Provolera a Torre Annunziata. “Caterina era terribile, e un po’ lo è ancora, ma è brava, istintiva. Spero possa combattere per l’Italia, sarebbe un peccato se dovesse combattere per il Marocco per puntare a qualcosa di grande”.

U’maestr nella 14enne vede una nuova Irma Testa. Proprio la Butterfly napoletana oggi pomeriggio debutterà ai Campionati del Mondo Elite a Istanbul.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.