“Spero che sia chiaro perché sto facendo da anni una battaglia su alcuni temi impopolari, rimettendoci tempo e denaro e pagando un prezzo personale altissimo”. Così Matteo Renzi, leader di Italia Viva e direttore editoriale del Riformista nella sua Enws in merito all’inchiesta, da noi denominata “Killeropoli“, della procura di Perugia sul presunto dossieraggio negli uffici della Direzione Nazionale Antimafia ai danni di politici, manager e personaggi noti.

“Chi ha letto “Il Mostro” non si stupisce più di nulla” osserva Renzi in riferimento al suo libro pubblicato nel 2022. “Non possiamo accettare che una valle delle nebbie condizioni la vita politica di questo Paese. E spero che sia chiaro perché in alcuni passaggi ho fatto scelte molto difficili” aggiunge.

Passaggi come “scrivere Il Mostro, in primis; denunciare alcune storture come sull’Autogrill e su Open; mettermi di traverso sull’elezione a Presidente della Repubblica della Direttrice dei servizi segreti”, ovvero Elisabetta Belloni, proposta nel gennaio del 2022 da Matteo Salvini e Giuseppe Conte.

“Quel gran genio di Leo Longanesi diceva: “Quando finalmente potremo dire la verità, non ce la ricorderemo”: vorrei evitare che ciò accada” osserva Renzi. Su Crosetto, la cui denuncia ha dato il là alle indagini, il leader di Italia Viva commenta: “La sua vicenda fa capire che ci sono strani intrecci tra mondi diversi: qualche redazione, qualche investigatore, qualche magistrato, qualche pezzo delle istituzioni pubbliche hanno lavorato insieme alla costruzione di dossier e soprattutto alla distruzione dell’immagine di qualche politico”.

 

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