Cronaca
Renzi a Zapping: “Chi ha paura della Commissione d’inchiesta sul Covid tema la verità”. E su Killeropoli: “Vicenda allucinante”
Il leader di Italia Viva: “Vorrei sapere perché Giuseppe Conte ha chiamato Putin per avere in Italia i soldati russi e fare chiarezza sulle mascherine, sui banchi a rotelle e sull’inizio della campagna vaccinale. Le Commissioni non sono un doppione della magistratura”
È il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, a confermare le ipotesi di una riflessione sul futuro rapporto tra il suo partito ed Azione. Intervenuto nella trasmissione ‘Zapping’ su Rai Radio 1, a proposito dell’eventuale divorzio nei gruppi parlamentari, ha confermato le future considerazioni: “Rifletteremo e decideremo tutti insieme. La separazione è una questione tecnica, la questione politica è che in questa settimana io vorrei parlare del Niger, dell’Ucraina, di ciò che sta accadendo nel mondo, non del derby Twiga-Capalbio. Calenda invece la polemica l’ha fatta ancora una volta contro di noi, non capisco e mi dispiace”.
Una prima analisi sul comportamento di Carlo Calenda era arrivata dall’onorevole Roberto Giachetti sulle pagine del Riformista: “Il fatto che stia rinnegando tutte le decisioni prese insieme soltanto per attaccare Italia Viva, rompendo un’alleanza che rappresenta un tradimento per gli elettori, mi fa domandare se sia arrivato il momento di smetterla con questa finzione”, aveva dichiarato in mattinata.
”Credo che Giachetti dica una cosa che è condivisa dalla stragrande maggioranza dei nostri elettori – il commento di Matteo Renzi – non se ne può più di questa polemica costante e continua. Ci siamo presentati agli italiani chiedendo la commissione d’inchiesta sul Covid e l’elezione diretta del premier, che io ho sempre sostenuto e che in teoria dovrebbe appoggiare anche la Meloni, vedremo. In ogni caso non c’è nessuna stampella, nessun avvicinamento al centrodestra, se ci sono cose buone si votano, se non ci sono non si votano. Credo che con Azione ci voglia chiarezza e che si smetta questa continua guerriglia interna che non ha senso. Non si troverà mezza parola mia in polemica con Calenda, peccato non poter dire il contrario”.
Sul tema delle commissioni d’inchiesta, l’ex premier aggiunge: “Fare chiarezza su alcune di quelle scelte, è ovviamente compito di una commissione, se negli anni ne sono state istituite 91, potrà essercene una sul Covid? L’unica emergenza che ha fatto derogare ai principi di tutte le libertà fondamentali? Vorrei sapere perché Giuseppe Conte ha chiamato Putin per avere in Italia i soldati russi. Possiamo fare chiarezza sulle mascherine, sui banchi a rotelle, sull’inizio della campagna vaccinale? Chi ha paura delle commissioni ha paura della verità”.
E ancora: “Le Commissioni non sono un doppione della magistratura. Mattarella ha fatto benissimo a ricordarlo citando l’articolo 82 della Costituzione, è il suo ruolo, è arbitro, e sappiamo che ci sono stati dei singoli casi, come quello della morte di David Rossi, su cui è stato giusto proporre una commissione di inchiesta. La commissione su Tridico sarebbe invece un’esagerazione, non si fa una commissione d’inchiesta ad personam”.
In giornata, per il leader di Italia Viva, non è mancata occasione di commentare Killeropoli, l’inchiesta sul dossieraggio dei politici: “L’oscura vicenda che ruota attorno a una denuncia di Guido Crosetto è comunque allucinante. C’è chi utilizza segreti e dossier come vera forma di killeraggio”.
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