La spiegazione dal ministero della Salute
La Campania è “gialla” perché ci sono molti contagi (oggi 3.888) ma indice Rt è basso: “Ordinanze De Luca fanno effetto”
Continuano a mantenersi alti i contagi in Campania. Dopo il record di ieri (4.181), nel bollettino di giovedì 5 novembre i nuovi casi sono 3.888 (di cui 210 sintomatici) e i tamponi processati 19.568. I decessi accertati nelle ultime 24 ore sono 17 (due in più del giorno precedente) per un totale di 756. Le persone guarite sono 311 (totale 14.697).
Negli ospedali regionali la situazione è la seguente: in terapia intensiva sono ricoverati 174 pazienti (-1) su 243 posti letto attivabili; in degenza ordinaria ci sono 1.608 pazienti (+39) su 1940 posti letto attivabili.
Sulla decisione, non senza polemiche, di inserire la Campania in zona gialla, quella ritenuta meno grave dal Ministero della Salute, è intervenuto Gianni Rezza, Direttore Generale della Prevenzione del dicastero guidato da Roberto Speranza.
Rezza ha spiegato che la Campania ha “molti casi ma ha un Rt molto più basso per esempio di Lombardia o Calabria. Perché evidentemente la trasmissione è molto aumentata nelle scorse settimane ma adesso si è in qualche modo stabilizzata, per cui c’è un Rt non particolarmente elevata. Evidentemente le ordinanze regionali possono avere avuto un certo effetto sulla trasmissione”.
LA REAZIONE DI DE LUCA – Un invito a tutti i sindaci campani “a predisporre da oggi la chiusura dei lungomari e di parte dei centri storici nei fine settimana. Non possiamo tollerare che ci siano, in questa situazione, migliaia di persone che vanno a passeggio come se niente fosse”. Lo rivolge il governatore Vincenzo De Luca che, a poche ore dalla decisione del Governo di inserire la Campania in zona gialla (quella ritenuta meno grave dal ministero della Salute), ha già annunciato una nuova ordinanza per confermare la chiusura delle scuole elementari e medie nonostante l’area in questione prevede la didattica in presenza ad eccezione delle scuole superiori.
VERIFICA TRA 7 GIORNI – Tra una settimana l’Unità di Crisi della Regione Campania valuterà con la “cabina di regi” guidata dal ministero della Salute i dati dei contagi e i relativi effetti prodotti dalla misure restrittive. “Serve questo periodo per capire se una misura funziona o no” spiega Roberta Santaniello, componente dell’Unità, all’emittente radiofonica Crc Targato Italia. Per la classificazione della Campania come regione gialla “hanno inciso i posti letto in terapia intensiva. Abbiamo 150 posti disponibili, con occupazione sotto al 30%. Da una parte il sistema sanitario regionale ha prodotto un potenziamento di quei posti letto in disponibilità, dall’altro una limitazione più soft imposta a livello nazionale. De Luca al tavolo Conferenza Stato-Regioni è stato molto netto sulla omogeneità del dpcm che, parliamoci chiaro è un cappottino e speriamo ci riscaldi dal freddo del virus che avanza. In Campania superiamo i 69mila contagi”.
DA 5MILA A 21MILA TAMPONI – “Usciamo da un commissariamento – ricorda Santaniello – grazie al lavoro fatto non viviamo uno scenario come quello della Calabria. Abbiamo fatto passo avanti con potenziamento delle strutture ospedaliere e di pronto soccorso, sono stati assunti 3mila medici e abbiamo più posti di letto. Possiamo garantire l’assistenza ai cittadini e stiamo facendo un lavoro per i medici di base con i nuovi tamponi domiciliari. E’ molto complicato monitorare la situazione con il fiato sul collo del virus, ma la Regione sta lavorando h24”. “Siamo partiti da 5mila tamponi e oggi siamo a 21mila al giorno. Questo grazie al potenziamento alla struttura pubblica e con l’ausilio dei laboratori privati. Contiamo di arrivare al 100% di copertura sulla piattaforma per tutti i laboratori campani” assicura.
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