La precisazione del Cav
La gaffe di Berlusconi: Putin e le persone per bene per Kiev
«Bastava vedere tutta l’intervista, non solo una frase estrapolata, eccessivamente semplificata, per capire quale sia il mio pensiero, che è noto da tempo. L’aggressione all’Ucraina è ingiustificabile e inaccettabile, la posizione di Fi chiara: saremo sempre con l’Ue e con la Nato». Questa la precisazione di Berlusconi uscita ieri via twitter dopo le polemiche per un passaggio dell’intervista rilasciata dal leader di Forza Italia a Bruno Vespa per Porta a Porta il giorno prima. Berlusconi aveva detto in tv che Putin «è stato spinto dalla popolazione russa» a invadere l’Ucraina per «sostituire con un governo di persone perbene il governo di Zelensky». Poi ha spiegato che stava solo riferendo «quello che alcuni raccontano, senza nessuna adesione del mio pensiero a quel racconto».
Chi ha cercato reazioni della Commissione europea su queste frasi non ne ha trovate. “No comment” ha risposto il portavoce della presidente von der Leyen sul tema. In un passaggio dell’intervista Berlusconi dice: «Putin è stato spinto dalla popolazione russa, dal suo partito, dai suoi ministri a inventarsi questa operazione speciale – così era stata chiamata agli inizi – per cui le truppe russe dovevano entrare, in una settimana raggiungere Kiev, sostituire con un governo di persone perbene il governo di Zelensky e in un’altra settimana tornare indietro. Invece hanno trovato una resistenza imprevista e imprevedibile da parte delle truppe ucraine che poi sono state anche foraggiate con armi di tutti i tipi da parte dell’Occidente. Ora la guerra è oltre i 200 giorni, ogni giorno aumentano i morti, la situazione in Ucraina è diventata molto difficile da tenere sotto controllo perché – non ho capito nemmeno perché – le truppe russe si sono sparse in giro per l’Ucraina mentre secondo me dovevano soltanto fermarsi intorno a Kiev». Berlusconi ha poi postato un altro stralcio dell’intervista in cui dice: «Non possiamo in nessun modo e per nessuna ragione rompere la nostra partecipazione all’Europa, alla Nato…»
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