Silvia Aisha Romano si è sposata. La volontaria milanese 26enne, rapita il 20 novembre del 2018 da un commando di terroristi mentre stava lavorando in un orfanotrofio con la onlus Africa Milele in Kenya,Chakama, 80 chilometri da Malindi, si è sposata lo scorso 8 ottobre in una moschea, con rito islamico.

Silvia era rimasta prigioniera dei suoi aguzzini per 18 mesi in Somalia, rivenduta al gruppo terroristico di Al Shabab, affiliato ad al Qaeda, fino alla liberazione il 9 maggio 2020 dopo un lungo lavoro di intelligence.

La ragazza, rientrata in Italia il giorno successivo con un volo di Stato, si era convertita all’Islam  durante i suoi 500 giorni di prigionia. E’ stata la stessa Silvia a raccontare durante il primo interrogatorio con i pm di Roma e i militari del Ros la sua decisione di diventare musulmana e cambiare nome. “E’ successo a metà prigionia, quando ho chiesto di poter leggere il Corano e sono stata accontentata. Loro mi hanno spiegato le loro ragioni e la loro cultura. Il mio processo di riconversione è stato lento in questi mesi“. Anche se Silvia ha spiegato che “i  primi tempi non ho fatto altro che piangere, poi però mi sono fatta coraggio e ho trovato un equilibrio interiore. Piano piano è cresciuta dentro di me una maturazione che mi ha convinto a convertirmi all’Islam”, spingendola così a cambiare nome e a chiamarsi Aisha, come la moglie favorita di Maometto.La cerimonia di conversione è durata pochi minuti, in cui ho espresso la mia volontà a diventare musulmana. Ho recitato le formule per manifestare la mia convinzione che non c’è Dio all’infuori di Allah. E così mi sento ancora adesso. Io ci credo veramente“.

Lo scorso ottobre Silvia si è sposata con un suo vecchio amico d’infanzia, Paolo, ritrovato i mesi successivi al suo rientro in Italia. Come riferisce La Stampa il ragazzo, convertito all’Islam un anno prima, l’aveva contattata al suo rientro in Italia. I due si erano infatti incontrati dopo anni in una delle moschee dove Silvia andava a pregare dopo il suo ritorno in Italia, amicizia che si è presto trasformata in amore e infine in matrimonio.

Paolo e Silvia di sono sposati l’otto ottobre 2020 in moschea. Del marito non si sa molto: è coetaneo di Silvia e ha origini sarde. I due si conoscono da quando avevano sei anni. La coppia ora vivono fuori Milano, Silvia lavora come insegnante di mediazione linguistica della stessa scuola dove si era laureata, la Ciels, una scuola per mediatori linguistici per la sicurezza e la difesa sociale. La ragazza si era laureata a febbraio 2018 con una tesi sulla tratta di esseri umani.

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Laureata in relazioni internazionali e politica globale al The American University of Rome nel 2018 con un master in Sistemi e tecnologie Elettroniche per la sicurezza la difesa e l'intelligence all'Università degli studi di roma "Tor Vergata". Appassionata di politica internazionale e tecnologia