La guerra in Ucraina continua a mietere vittime e Papa Francesco, durante l’Angelus della domenica, ha dedicato molte parole di preghiera per tutte le vittime del conflitto. E ha invitato tutti a unirsi a lui nella preghiera il 25 marzo, “giorno dell’Annunciazione, per compiere un atto di consacrazione dell’umanità, soprattutto della Russia e dell’Ucraina, affinché attraverso Maria si ottenga, per il mondo, la pace”.

L’annuncio del Papa si riferisce alle parole della Madonna apparsa ai tre pastorelli di Fatima il 13 luglio 1917. In quella occasione aveva chiesto la consacrazione della Russia al suo Cuore immacolato, affermando che, qualora non fosse stata accolta questa richiesta, la Russia avrebbe diffuso “i suoi errori per il mondo, promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa. I buoni – aveva aggiunto – saranno martirizzati, il Santo Padre avrà molto da soffrire, varie nazioni saranno distrutte”.

Il 13 maggio 1917 a Fatima la Madonna apparve a tre pastorelli: Lucia, che vivrà fino al 2005 testimoniando quanto è avvenuto, e i suoi due cugini i fratelli Francisco e Jacinta Marto, che moriranno in tenera età e saranno beatificati da san Giovanni Paolo II il 13 maggio 2000 e canonizzati da Francesco il 13 maggio 2017. In sei apparizioni (a Lourdes nel 1858 erano state 18) la Madonna rivela ai tre bambini (Lucia aveva 10 anni, Francisco 8 e Jacinta 7) tre segreti. L’ultimo dei quali svelato soltanto durante il Grande Giubileo del 2000 per volontà di Karol Wojtyla che in esso vide la profezia dell’attentato subito il 13 maggio 1981, proprio nel giorno della Madonna di Fatima, in piazza San Pietro per mano di Alì Agca.

Dopo le apparizioni di Fatima ci sono stati vari atti di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria: Pio XII il 31 ottobre 1942 consacrò tutto il mondo e il 7 luglio 1952 consacrò in modo specifico la Russia al Cuore Immacolato di Maria con la Lettera apostolica Sacro vergente anno, di fronte alla difficile situazione dei cristiani costretti a vivere in un regime ateo.

Paolo VI nel 1964 e Giovanni Paolo II nel 1981, 1982 e 1984, rinnovarono questa consacrazione per tutto il genere umano. Papa Wojtyla, riferendosi alla richiesta della Madonna a Fatima, il 25 marzo 1984 in Piazza San Pietro, in unione spirituale con tutti i vescovi del mondo, affidò al Cuore Immacolato di Maria tutti i popoli e “in modo speciale… quegli uomini e quelle nazioni, che di questo affidamento e di questa consacrazione hanno particolarmente bisogno”.

Nel giugno del 2000, quando la Santa Sede rivelò la terza parte del segreto di Fatima, l’allora segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede, l’arcivescovo Tarcisio Bertone, sottolineò che suor Lucia aveva confermato personalmente che l’atto di consacrazione compiuto da Giovanni Paolo II nel 1984 corrispondeva a quanto aveva chiesto la Madonna.

Adesso, il prossimo 25 marzo, Papa Francesco consacrerà la Russia insieme all’Ucraina al Cuore immacolato di Maria in comunione con i vescovi di tutto il mondo. “Provo dolore per chi non riesce a scappare: nonni, malati, poveri, tutti separati dai loro familiari, bimbi e persone fragili restano a morire sotto le bombe. Penso a chi deve fuggire lasciando indietro tutto”, ha detto durante l’Angelus in piazza San Pietro.
Un pensiero lo ha rivolto anche ai grandi del mondo: “Supplico tutti gli attori della comunità internazionale perché si impegnino davvero nel far cessare questa guerra ripugnante”.

Papa Francesco ha invitato i vescovi di tutto il mondo e i loro presbiteri a unirsi a lui nella preghiera per la pace e nella consacrazione e affidamento della Russia e dell’Ucraina al Cuore Immacolato di Maria”. Lo ha confermato il direttore della Sala Stampa della Santa Sede Matteo Bruni rispondendo alle domande dei giornalisti.

Il Papa pronuncerà la preghiera nel pomeriggio di venerdì 25 marzo, festa dell’Annunciazione, nella Basilica di San Pietro in occasione della Celebrazione della Penitenza prevista alle ore 17. Lo stesso atto, lo stesso giorno, dunque sarà compiuto da tutti i vescovi del mondo. Il cardinale Konrad Krajewski, elemosiniere pontificio, lo compirà a Fatima come inviato del Papa.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.