Raffigura un bambino afghano con delle bende sulla testa e sull’occhio destro, che piange lacrime del colore della bandiera del suo Paese. La nuova opera della street artist Laika è apparsa a Roma nella notte, in via Provana all’angolo con via Biancamano nel quartiere Appio. È un murale dal titolo “Lacrime di Kabul (Omaggio a Gino Strada).”

Il dramma dell’Afghanistan e la morte del fondatore di Emergency

Il bambino protagonista del murale si rivolge direttamente a Gino Strada, scomparso lo scorso 13 agosto a 73 anni, dicendogli che ha paura. Le sue lacrime rappresentano tutta la sofferenza del suo popolo e il profondo timore per un futuro che porterà dolore e violenze: nel giro di poche ore l’Afghanistan è infatti ripiombato nell’incubo di un governo nelle mani dei talebani.

All’interno dell’opera ci sono numerosi riferimenti al fondatore di Emergency. Sulle bende che coprono il capo del bambino una sua citazione: “Spero che si rafforzi la convinzione che le guerre, tutte le guerre sono un orrore. E che non ci si può voltare dall’altra parte, per non vedere le facce di quanti soffrono in silenzio”. 

Il messaggio di Laika

Dal murale traspare la volontà dell’artista di comunicare le sue preoccupazioni riguardo all’attuale situazione internazionale. Le stesse preoccupazioni che Gino Strada ha raccontato nel suo ultimo articolo, pubblicato proprio il giorno della sua morte. “Nessuno più di Gino Strada può avere avuto idea di ciò che è stata la vita in Afghanistan negli ultimi vent’anni” ha dichiarato Laika.

Un paese nel quale ha vissuto in totale sette anni della sua vita e che oggi torna ad essere al centro dell’attenzione internazionale come totale fallimento degli Stati Uniti e dei paesi NATO, compresa l’Italia. Non posso immaginare – sottolinea la street artist – cosa stia vivendo quel popolo in questo momento, però so che in Afghanistan non potranno più contare su un uomo che per quel paese ha dato tanto e che ha regalato al mondo un’organizzazione come Emergency che, nella sua storia, ha curato gratuitamente più di 11 milioni di persone. Gino Strada è un uomo dalla parte giusta della Storia e tutti noi non possiamo che dirgli grazie”.

In un post pubblicato sul suo profilo Facebook, l’artista ha ribadito: “Oggi il mio pensiero va alle donne, ai bambini, agli uomini che scappano da questo nuovo terribile incubo. Ai medici di Emergency.ong che sono sul campo a cui devo dire: 11 milioni di volte… GRAZIE.

 

Mariangela Celiberti

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