Resa dei conti, assemblea, congresso finalmente? Ancora da capire. Quelli che Vito Crimi, capo politico del Movimento 5 Stelle, ha annunciato al momento è giusto il via agli Stati Generali. Sorta di assemblee tra i militanti, con la stella polare della democrazia diretta sempre a proteggere, nonostante il sistema Casaleggio stia andando in frantumi e Rousseau abbia tagliato buona parte delle utenze. Si tira avanti, intanto, a campare. Con tante buone intenzioni, certo.

Gli Stati Generali e si concluderanno il 7 e il 8 novembre a Roma. Chiusura in grande stile con un “incontro nazionale”, “un momento di coinvolgimento globale di tutti i nostri iscritti”. “Si parte dalle assemblee regionali e provinciali, che saranno convocate dai facilitatori regionali, già incaricati di attivarsi in questa direzione – ha spiegato Crimi sul Blog delle Stelle – Queste assemblee stileranno un documento per mettere insieme i temi da porre in primo piano nell’agenda politica del MoVimento, come realizzarli e quindi che organizzazione dobbiamo darci e quali regole servono per raggiungere quegli obiettivi”.

Una vera e propria indigestione di democrazia diretta, insomma. “Le assemblee” regionali e provinciali “dovranno designare dei rappresentanti che verranno a Roma – un numero circoscritto perché ovviamente anche l’emergenza Covid ci costringe a fare degli incontri che siano limitati per il numero di persone – in un’assemblea che non avrà un potere deliberante, perché l’ultima parola spetta sempre all’assemblea degli iscritti”, ha spiegato Crimi. E vai a vedere che sarà anche l’occasione, questa assemblea fiume, per rimettere mano alla leadership pentastellata come più volte rilanciato dall’ex capo politico e ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Potrebbe forse essere l’occasione anche per il pasionario e radicale Alessandro Di Battista per avanzare con la sua linea contro l’alleato di governo Partito Democratico, “la morte nera” come l’ha definito. Oppure per Davide Casaleggio di scendere da Milano a Roma e di tornare a ricucire le fila di quella struttura che sembra essergli sfuggita di mano: secondo un retroscena sarebbe pronto addirittura a portare tutti in tribunale per il simbolo. Casalleggio non vuole che il M5s si trasformi in un partito. La scissione non è più fanta-politica.

Le Guerre Stellari comunque sembrano andare avanti già da un po’. E probabilmente esploderanno definitivamente proprio alla chiusura di questi lunghissimi Stati Generali. “Il 7-8 novembre i rappresentanti incaricati dalle regioni si incontreranno e confronteranno in tavoli di lavoro. Le sintesi dei lavori domenica pomeriggio sfoceranno in una assemblea, che prevederà un dibattito pubblico in streaming. Al dibattito potranno intervenire anche coloro i quali non sono stati designati quali rappresentanti”. E infine: “La sintesi, il documento finale, dovrà essere sottoposto al voto della rete, alla nostra assemblea degli iscritti, che avrà sempre l’ultima parola e deciderà sul futuro del MoVimento”, ha chiosato Crimi.

Spuntate già le prime frecce: Barbara Lezzi, senatrice a 5 stelle ed ex ministra al Sud, ha subito dedicato un post Crimi: “Hai convocato gli Stati Generali, poniamoci l’obiettivo di chiarirci in quel contesto. Evita di entrare a gamba tesa sui tuoi parlamentari e su Davide Crippa. Non ha senso e ci sono cose molto più importanti da fare”. Davide Crippa, capogruppo dei 5s alla Camera, ha esortato, in un’intervista a Huffington Post, Gianroberto Casaleggio a uscire dal blog e a dare il suo contributo agli Stati Generali.

Redazione

Autore