Macron torna a parlare dopo lo scioglimento dell’Assemblée Nationale e la convocazione di elezioni anticipate per il 30 giugno e il 7 luglio. Il Presdiente francese apre la campagna elettorale conferenza stampa al Pavillon Cambon Capucine, nel centro di Parigi, smentendo subito le sue intenzioni di dimettersi se il suo partito dovesse perdere le politiche, ma iniziando commentando il chiaro segnale del voto europeo: “Un risultato che non poteva essere ignorato, quella dello scioglimento era l’unica strada possibile. Da domenica cadono le maschere e capiremo chi vorrà proseguire nel suo orticello o chi vorrà far prosperare la Francia”.

Smentendo l’ipotesi di un suo coinvolgimento della campagna elettorale (“Il Presidente non deve farla. Oggi nel contesto i cui viviamo è importante sia dare la direzione che il metodo”), non fa mancare stoccate all’estrema destra: “Nella campagna elettorale per le Europee, si è resa colpevole di antisemitismo” e giudicando severamente le mosse dei Repubblicani “Coloro che hanno seguito il signor Ciotti (“Ha fatto un patto con il diavolo”) voltano le spalle in poche ore all’eredità del generale De Gaulle, di Jacques Chirac e di Nicolas Sarkozy”, dice in riferendosi a Rassemblement National (macchiandolo anche di ambiguità nei confronti della Russia). Ma la critica è anche per l’altro fronte, quello dell’estrema sinistra: “Quello che propongono loro è  una risposta attraverso il comunitarismo e il lassismo” mentre dall’altra parte “l’estrema destra e i suoi alleati danno una risposta all’insicurezza abbandonando la Repubblica, i suoi valori, il suo stesso fondamento”. Blocchi estremi che “rappresentano un rischio di impoverimento per il Paese”. 

Le riforme

Poi il capitolo riforme. Il Presidente francese ha dichiarato di voler “otto nuovi reattori nucleari”, definendoli “essenziali” per la transizione energetica, mentre sospende la riforma costituzionale. E ancora la necessità di “Continuare ad agire incessantemente per una maggiore sicurezza e fermezza (dello Stato) e attuare le leggi che sono state approvate, come i nostri testi europei, per ridurre l’immigrazione clandestina”. L’appello finale importante è alla Nazione, a presentarsi al voto: “Voglio che ci sia un governoche possa agire per rispondere alla rabbia, alle emergenze dei francesi. Se le persone hanno paura che venga nominato un primo ministro di estrema destra, allora la reazione devono averla adesso”.

Redazione

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