Il caso sui social
Maestre in versione “alien”, scoppia la polemica social tra scuola e famiglie

“Noi educatrici ci presenteremo così a bambini di due anni che non ci vedono da 6 mesi…con camici in plastica.(modello figurella x dimagrire). Neanche gli infermieri sono così”. E’ bastato questo commento con tanto di foto che raffigura una maestra bardata con tuta di plastica, visiera e mascherina sulla pagina Facebook del Comune di Milano per alzare un polverone sull’inizio delle scuole e le misure di sicurezza messe in atto per contrastare il contagio da coronavirus. Quello della scuola è senza dubbio il settore su cui si sono investite molto idee ma soprattutto tante polemiche. Il dibattito sulla data ufficiale d’inizio e le misure di prevenzione per la messa in sicurezza del personale scolastico e dei ragazzi stessi continua a non placarsi.
A Milano, i nidi e le scuole dell’infanzia del Comune hanno riaperto il 7 settembre. Sull’account ufficiale Facebook del Comune sono stati specificati tutti i provvedimenti per la messa in sicurezza degli ambienti e del personale attraverso mascherine, guanti, rilevazione quotidiana della temperatura corporea e gel igienizzante. Inoltre, vengono elencati gli investimenti per “intensificare le pulizie degli spazi scolastici, dei giochi e degli arredi”. Ma l’educatrice protagonista del commento che ha scatenato una bufera non ci sta e prosegue: “Il lavoro di organizzare la segnaletica fatta da noi, pulire da noi, senza parlare di zero giardino inagibile da 4 anni. Vergognoso, un’organizzazione cosi bassa non l’ho mai vissuta in 22 anni di servizio”.
Come ogni buona polemica social che si rispetti, l’immagine e il commento dell’educatrice hanno fatto subito il giro del web arrivando anche alla politica. In particolar modo i genitori hanno si sono scatenati in una serie di reazioni poco inclini all’accettazione di un vestiario da molti ritenuto “eccessivo”:“Mio figlio scapperà dopo due minuti”. E ancora: “Bella la foto. Avreste però dovuto metterne una più realistica, con le maestre che accoglieranno i nostri figli vestite con camici, visiere e mascherine. Davvero assurdo e senza senso che le maestre si vestano così. Perché trattare i bambini da malati? Per favore ripensateci riguardo i camici non è neanche igienico né sicuro. Fate qualcosa”.
Oltre alla scia di commenti di genitori, docenti e personale scolastico prontamente è arrivata anche la risposta dell’Amministrazione comunale che ha fatto sapere di aver “programmato l’avvio dell’anno educativo attraverso un protocollo condiviso con i rappresentanti dei lavoratori e il medico competente per garantire la sicurezza dei lavoratori e dei bambini”, proseguono. “Gli stessi dispositivi di protezione previsti per questo anno scolastico sono stati utilizzati durante i centri estivi e non si sono riscontrate difficoltà da parte dei piccoli a cui tutto è stato presentato come un gioco”.
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