Lo scontro con l'avversario storico del padre
Marina Berlusconi parla da leader, la lezione al “disco rotto” De Benedetti
Marina Berlusconi è una donna di grande intelligenza: dosa le parole, rifugge il “purché se ne parli”, non cerca il…

Marina Berlusconi è una donna di grande intelligenza: dosa le parole, rifugge il “purché se ne parli”, non cerca il titolo strillato. Quando però deve parlare, lo fa con una chiarezza e una limpidità che non lasciano spazio a interpretazioni. E in questi mesi lo ha fatto, rompendo il suo tradizionale riserbo, costretta per difendere l’onore dell’amato padre, Silvio Berlusconi, che i suoi storici avversari pare non abbiano intenzione di lasciare in pace neppure da morto. Ha parlato, in una bellissima lettera a Il Giornale, quando la procura di Firenze ha cercato di infamarlo accostandolo nuovamente alla Mafia, nel silenzio di Forza Italia.
E ha parlato l’altro ieri, quando in un’intervista a Il Foglio, Carlo De Benedetti ha attaccato Mediaset e lei stessa, accusandola in sostanza di essere “innamorata” del proprio padre. Marina ha risposto da figlia, rivendicando l’affetto filiale. Ma ha anche risposto da imprenditrice, rivendicando la buona salute di Mediaset e confermando la volontà di non vendere l’azienda. Poi, l’affondo verso l’avversario storico: “Sono ormai cinquant’anni che De Benedetti si ripete come un disco rotto, denigrando Silvio Berlusconi, che oggi non può più nemmeno difendersi”, ha detto. “Si permette anche di farneticare sul futuro di Mediaset e sui motivi per cui non abbiamo alcuna intenzione di metterla in vendita”, ha proseguito.
Infine, l’affondo: “Voglio rassicurarlo: ciò che ci guida nelle nostre scelte per le società del gruppo è innanzi tutto la loro solidità, le strategie chiare, le ottime prospettive per il futuro e il fatto che (a differenza di quelle dell’Ingegnere) sono molto ben gestite”. Marina ha sempre rifiutato la discesa in politica e il suo stesso padre ha sempre cercato di proteggere i suoi figli dalle conseguenze che una scelta del genere avevano prodotto per lui, a partire dalla persecuzione giudiziaria che ha subito per 30 anni e che, anche ora che non c’è più, continua ad andare avanti per mano di pm ideologici. Eppure, se mai lo facesse, ha dimostrato in questi mesi di avere la caratura di una leader.
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