Un incontro, un faccia a faccia per mettere sul tavolo la prossima agenda del centrodestra. Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi si sono incontranti nel pomeriggio a Roma a Villa Grande, la nuova residenza nella capitale del Cavaliere.

Un vertice di coalizione servito a fare un primo confronto sulla campagna elettorale in vista del 25 settembre, la data scelta dal Consiglio dei ministri di giovedì per il ritorno alle urne. Sul tavolo resta il nodo delle liste, a cominciare dalla ripartizione dei collegi uninominali, ma anche la leadership del centrodestra.

A Berlusconi e Matteo Salvini non sfugge che ormai da mesi Fratelli d’Italia è il primo partito di coalizione stando ai sondaggi, Meloni viene accreditata tra il 21 e il 22 per cento e con un trend crescente. AL contrario la Lega è da settimane in calo, in bilico intorno al 15 per cento, mentre Forza Italia in una forbice tra il 6 e il 7 per cento.

Meloni ricorda bene la strategia di quattro anni fa, quando Salvini si contese il primato nel centrodestra e soprattutto la candidatura a premier ‘contro’ Berlusconi sulla base dei voti dei singoli partiti della coalizione: uno in più bastava per essere il leader.

Eppure da Forza Italia erano arrivati segnali diversi. Il coordinatore nazionale Antonio Tajani aveva ‘spento’ gli entusiasmi della Meloni sottolineando che “il centrodestra non ha un volto. Lo avrà alle elezioni”. Parole che non avevano fatto piacere.

Ma in serata arriva a sorpresa un assist da Matteo Salvini. “Il prossimo premier? Finalmente lo sceglieranno gli Italiani: chi prenderà un voto in più avrà l’onore e l’onere di indicare il nome”, scrive su Twitter il segretario del Carroccio, che gioca quasi di sponda con l’alleata in vista del 25 settembre e apre ufficialmente la ‘conta’ e la rincorsa della Lega nei confronti di Fratelli d’Italia.

Sulla sfondo poi, sempre nel centrodestra, la partita personale di Silvio Berlusconi. L’anziano leader di Forza Italia, 85 anni, è pronto a due mesi di campagna elettorale battente. Già oggi ha rispolverato i suoi ‘classici’ in una intervista in casa, al Tg5, dove ha promesso pensioni minime da mille euro, una sorta di riedizione del milione di posti di lavoro delle scorse elezioni, e una svolta ‘green’ con un milione di alberi piantati all’anno.

Ma il vero grande obiettivo del Cavaliere è di prendersi la rivincita personale, candidarsi in quel Senato da cui venne cacciato nel 2013 quando decadde per effetto dell’applicazione della legge Severino, in seguito a una condanna in via definitiva a quattro anni di reclusione (e all’interdizione ai pubblici uffici per due anni) per frode fiscale.

Eletto nel frattempo all’Europarlamento, Berlusconi medita il ritorno in grande stile in Italia “Sta come un grillo, si candiderà certamente al Senato“, dice infatti Antonio Tajani  parlando con i cronisti a Palazzo Montecitorio. L’ex premier sarà con ogni probabilità capolista al Senato di Forza Italia nel proporzionale. L’obiettivo è quello di trovare i numeri a Palazzo Madama per coronare un sogno e una rivalsa: essere eletto presidente del Senato, la carica più importante del Paese dietro solo al presidente della Repubblica.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia