Milano, da sempre, è stata un laboratorio politico e sociale capace di anticipare e interpretare le grandi trasformazioni del Paese. Tuttavia, oggi, chi vuole avvicinarsi alla politica si trova spesso senza gli strumenti necessari per comprendere appieno le vicende che hanno plasmato il panorama attuale. È proprio da questa constatazione che, sette anni fa, Giorgio Vittadini e Luciano Violante hanno dato vita a “Conoscere per decidere”, un corso di formazione politica non partitico, promosso da Fondazione per la Sussidiarietà, Fondazione Umanitaria e Futuri Probabili.

Le democrazie sono reali se non solo prevedono la possibilità di votare liberamente ma quando sono supportate da un corpo sociale che partecipa attivamente allo sviluppo del bene comune. – illustra Vittadini, presidente di Fondazione per la Sussidiarietà – Vi è allora bisogno che vi siano luoghi, comunità pensanti, dove si organizza la comprensione dei bisogni sociali, si elaborino proposte e si costruisca una classe dirigente. La scuola Conoscere per decidere è un contributo a che ci sia chi vuole mettersi in gioco.” Nel corso degli anni, affrontando tematiche diverse, sia nazionali che internazionali, si è trasmesso il messaggio dell’importanza della politica come partecipazione alle scelte collettive. Un aspetto che ha sempre contraddistinto la tradizione politica milanese, capace di ricercare accordi e compromessi anche in presenza di grandi divisioni ideologiche.

“Direi che è una scuola di conoscenza. E Il concetto conoscenza consiste in elaborazione dell’informazione, non l’informazione pure e semplice– spiega Luciano ViolanteQuesto corso, ormai da anni, ogni volta fissa l’attenzione ponendo problemi strategici sui quali introdurre ragionamenti – appunto -di conoscenza, al fine di aiutare la costruzione di comunità consapevoli e riflessive. Questo è lo scopo.
Milano innanzitutto è un laboratorio intellettuale, più che politico. Ci sono altri laboratori, luoghi politici in Italia, ma Milano è una capitale intellettuale del Paese, dove è possibile incontrare realtà, anche di natura molto diversa, che si parlano tra di loro e costruiscono insieme”.

La metropoli ha una lunga storia di protagonismo politico, che affonda le radici nelle battaglie per i diritti civili e nella costante ricerca di coniugazione tra modernità e sussidiarietà. Una tradizione che si è arricchita nel tempo grazie all’impegno di tanti cittadini, associazioni e movimenti, che hanno contribuito a rendere Milano una città sempre viva sul piano dell’inclusione sociale e della partecipazione democratica. È in questo contesto che si inserisce il corso “Conoscere per decidere” del 2025, che cerca di rispondere alle sfide che la democrazia sta vivendo, approfondendo le grandi fasi politiche della storia milanese e italiana, e come queste si rapportano con i cambiamenti geopolitici mondiali.

“Quello che oggi è richiesto con maggiore forza di prima è che non basta che i partiti cerchino un dialogo con la società dovrebbero avere il coraggio di aprirsi e farsi letteralmente innervare dai corpi intermedi – prosegue Vittadini -. Se vogliamo fermare la crescita della disintermediazione e la rincorsa ad una democrazia plebiscitaria dobbiamo favorire quelle misure politiche che riattivano il dialogo sociale e istituzionale…”. Attraverso approfondimenti dei momenti più significativi della storia politica del secondo dopoguerra, e fino alle vicende politiche che caratterizzano la situazione mondiale di questi giorni, si vuole trasmettere il principio che la vita democratica e la partecipazione attiva ad essa richiedono conoscenza e capacità critica, passione e disponibilità al confronto ed al compromesso.

Gli incontri del percorso 2025, che prenderanno il via il 17 febbraio con la lezione di Luciano Violante, si terranno presso la Fondazione Umanitaria di Milano, con collegamenti in altre nove città italiane. Un’opportunità di mettendo al centro i valori della partecipazione, del confronto e della cittadinanza attiva.