«La Russia è la minaccia principale». L’ha detto ieri il segretario generale della Nato, Stoltenberg. Il vertice a Madrid dei Paesi dell’Alleanza non è ancora cominciato, ma il segretario generale ha già anticipato la conclusione dell’incontro: «Gli alleati indicheranno la Russia come la minaccia più significativa e diretta alla nostra sicurezza». Questo sarà il “concetto strategico” dell’Alleanza che sarà squadernato venerdì a Madrid. Questo invece il documento di chiusura del G7 sull’Ucraina. «Ribadiamo la nostra richiesta che la Russia ponga fine a questa guerra e cessino immediatamente e incondizionatamente tutte le ostilità, che vengano ritirate le sue truppe e l’equipaggiamento militare dall’intero territorio dell’Ucraina entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti.

Ribadiamo la nostra condanna dell’uso ingiustificato da parte della Russia della retorica e dei segnali sul nucleare. La Russia deve rispettare i suoi impegni internazionali, compresi quelli che vietano l’uso di armi chimiche, biologiche o nucleari. Esortiamo la Russia a comportarsi in modo responsabile e a esercitare moderazione, e ribadiamo che qualsiasi uso di tali armi sarebbe inaccettabile e avrebbe gravi conseguenze». Incondizionatamente, dice il G7. È quanto chiesto esplicitamente il presidente ucraino Zelensky d’altronde. «Questo non è il momento di negoziare»: così si è rivolto ai rappresentanti del G7 in Germania chiedendo loro un «sostegno pieno» per «ricacciare i russi al di là» delle «linee» precedenti all’invasione russa a «febbraio». Tra le richieste di Zelensky ci sarebbero sistemi antiaereo di difesa, più armi, un appoggio per sbloccare le esportazioni del grano, altre sanzioni alla Russia e aiuto nella ricostruzione del Paese. Ha spiegato la presidenza francese: «L’Ucraina negozierà con Mosca quando sarà in condizione di farlo, cioè quando tornerà ad essere in una posizione di forza».

È di ieri pomeriggio la notizia di un attacco missilistico russo a un centro commerciale a Kremenchuk, nella regione di Poltava. Secondo fonti ucraine il centro era pieno di civili al momento dell’esplosione, almeno mille, ancora incerto il numero delle vittime. Nella mattinata missili russi sono caduti nella città di Sloviansk. Ne dà notizia con un video pubblicato su Telegram il sindaco della città, Vadym Lyakh, che spiega «qui non ci sono strutture militari, è praticamente il centro della città». Il presidente del Consiglio Mario Draghi al G7 ha detto: «Putin non deve vincere. Noi restiamo uniti a sostegno dell’Ucraina perché se l’Ucraina perde, tutte le democrazie perdono. Se l’Ucraina perde, sarà più difficile sostenere che la democrazia è un modello di governo efficace». Anche dal cancelliere Olaf Scholz, almeno nelle dichiarazioni ufficiali, nessuna posizione d’apertura tattica verso il Cremlino.

«Continueremo ad aumentare la pressione su Putin. La guerra deve finire» ha detto il cancelliere tedesco. Poi, a margine di un incontro con il premier del Canada, Olaf Scholz ha aggiunto: «Abbiamo parlato del sostegno all’Ucraina e del fatto che, con misure toste, faremo tutto il possibile per appoggiarla. Ma abbiamo anche sottolineato il fatto che eviteremo un conflitto tra Nato e Russia». Il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan ha confermato che gli Stati Uniti invieranno «sistemi di difesa avanzati» in un nuovo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina. In un briefing con la stampa americana in Germania, Sullivan ha detto: «Posso confermare siamo in procinto di finalizzare un pacchetto che includerà sistemi di difesa aerea a lungo e medio raggio e munizioni di artiglieria». Replica del portavoce di Putin, Dmitry Peskov «la Russia sta adottando misure per proteggere i propri interessi su base continuativa».

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