Salvini vattene”. “Salvini torna nella fogna”. “Salvini non sei il benvenuto”. Mondragone si prepara così ad accogliere il leader della Lega Matteo Salvini atteso alle 18 nel comune del litorale casertano, al centro nell’ultima settimana di un focolaio (con almeno 43 contagiati totali) registrato nei cinque palazzi dell’ex zona Cirio, dove è stata istituita una zona rossa fino al prossimo 30 giugno e dove si sono registrati scontri tra i residenti italiani e quelli di nazionalità bulgara che abitano nella zona in questione.

Gli striscioni sono stati affissi su alcuni balconi di uno dei palazzi messi in isolamento. Altri sono apparsi invece in spiaggia. Presente anche uno striscione di sostegno (“Salvini metti ordine) all’ex ministro dell’Interno. Intanto un gruppo di cittadini di Mondragone ha predisposto una petizione da inviare all’attuale ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, in cui si chiede “di liberare i palazzi ex Cirio dal degrado”. La petizione ha raggiunto oltre 400 firme in due giorni.

Salvini è atteso nel comune casertano per le 18 dove incontrerà cittadini e stampa. Dopo si recherà al Lido Kursaal sul lungomare Camillo Federico per un incontro e alle 20.30 sarà a Santa Maria Capua Vetere per una cena con sostenitori e amministratori locali.

SIT-IN PROTESTA – In attesa dell’arrivo di Salvini, gli attivisti del comitato Mondragone non si Lega si stanno radunando a 200 metri di distanza dai Palazzi Cirio. Alle 18 raggiungeranno la rotonda vicina alla zona rossa per un sit-in di protesta contro Salvini. “Arriva un personaggio che non conosce il territorio e non sa nulla di questo luogo – ha spiegato all’agenzia Dire Andrea Capuano, attivista del comitato – qui ha solo luogotenenti di basso livello. Cosa viene a fare qui? Pretende di risolvere problemi dannosi e secolari venendo qui?”.

L’ACCUSA DI SAVIANO – Attraverso i suoi profili social, lo scrittore Roberto Saviano attacca duramente Salvini: “Ma cosa va a fare Salvini a Mondragone? Citofonerà agli abitanti delle palazzine ex Cirio e dirà: lo so che in questa casa abita un positivo al virus? Andrà a dire che la Lega, che la sua Lega, avrebbe impedito quel nuovo focolaio? Beh, a oggi non abbiamo prova che questo sia vero, ma piuttosto abbiamo evidenza del contrario. Salvini a Mondragone dovrebbe dire solo questo: perdonatemi. Perdonatemi per come ho gestito l’emergenza migranti, per come vi ho messi gli uni contro gli altri solo per mio tornaconto personale. Perdonatemi per non avervi spiegato che se gli immigrati sono senza diritti e senza contratti, il mercato del lavoro sarà iniquo anche per voi perché se ci sono persone costrette a lavorare in condizioni disumane per 2 euro all’ora, chi sarà disposto a pagare il giusto? Perdonatemi per aver sempre cercato un nemico per legittimare la mia esistenza in politica; prima eravate voi meridionali, poi però mi è servita la vostra rabbia che si è trasformata in voti e quindi ho creato un nuovo nemico che potesse essere mio ma anche vostro: lo straniero. Perdonatemi per aver messo me stesso e le mie ambizioni politiche, davanti a tutto, finanche alla sicurezza e alla salute degli italiani. Eh sì, perché il virus dilaga dove mancano diritti e chi blocca diritti ne è responsabile”.

FOCOLAIO SPENTO – Intanto dopo i dati allarmanti della scorsa settimana, in Campania negli ultimi tre giorni si è registrato un solo caso di positività al coronavirus. Negativi gli esiti dei numerosi tamponi a cui si sono sottoposti in modo volontario i cittadini di Mondragone che si sono recati presso il camper dell’Asl presente da diversi giorni.

“Per quanto riguarda il focolaio di Mondragone – ha dichiarato sabato scorso De Luca -, nelle cinque palazzine messe in quarantena i casi positivi sono tutti stati trasferiti in strutture sanitarie, e la signora che ha partorito la settimana scorsa, nella struttura ginecologica “Covid” realizzata al Policlinico Federico II. Cioè in tutte e cinque le palazzine oggi non vi è nessun abitante positivo. Continuerà nei prossimi giorni lo screening per gli abitanti nelle aree contigue. Sino ad ora, sui 400 tamponi processati dei circa mille cui si sono sottoposti volontariamente i cittadini, nessun caso positivo”, aggiunge.

“La quarantena durerà fino al completamento dei 14 giorni, nel corso dei quali nessuno dovrà entrare o uscire dalle palazzine in questione. Al termine della quarantena si ripeteranno i tamponi su tutti i 750 residenti per avere e dare il massimo delle garanzie di sicurezza. Sono state create con misure tempestive e rigorose le condizioni per spegnere immediatamente il focolaio, anche grazie all’intervento massiccio delle forze dell’ordine e dell’Esercito da me richiesto già lunedì scorso”, conclude De Luca

 

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