«De Luca ha accusato il premier Mario Draghi di demagogia ma il demagogo è proprio lui, perché la Regione Campania pubblica i dati dei risultati dei test a seconda della convenienza politica e personale del presidente per giustificare scelte politiche folli». Durissima l’accusa mossa dal consigliere regionale campano e coordinatore metropolitano della Lega a Napoli Severino Nappi.

«Il giorno dopo la sentenza del Tar sull’ordinanza regionale sulla scuola, infatti – ha aggiunto Nappi – è stato pubblicato il dato del record assoluto di contagi in Campania. Se si va a guardare la tabella, improvvisamente vengono dichiarati i tamponi antigenici, non riportati nei giorni precedenti. Il dato, quindi, è fatto solo per gonfiare e dare la sensazione che la situazione in Campania stia precipitando. Nonostante da più di un anno il Ministero della Salute abbia imposto alle Regione di comunicare entrambe le rilevazioni, la Campania non ha mai rispettato queste indicazioni. Per questo motivo, oggi presenteremo un’interrogazione in Consiglio regionale per capire qual è l’andamento reale dei tamponi antigenici nei giorni precedenti». Secondo Nappi «non è la prima volta che succede. Già il 18 marzo del 2021, infatti, la Regione aveva smesso di pubblicare il dato degli antigenici perché la Campania era in zona rossa. Escludendo quella rilevazione e contando solo i tamponi molecolari, la settimana successiva sarebbe passata in zona gialla».

Non si placano, quindi, le polemiche attorno alla figura di De Luca, prima il Tar che sospende con motivazioni durissime l’ordinanza sulla chiusura delle scuole e ora l’accusa di aver utilizzato i dati suoi contagi a scopo politico più per informare i cittadini. «Credo che sia una vicenda che lascia riflettere – commenta Nappi – Trovo singolare che si utilizzi un dato significativo come l’andamento dei contagi con degli obiettivi strumentali, è inquietante. Si tratta di un criterio che è privo di ogni affidabilità, non è un neutro leggere che si passa da 13mila a 30mila positivi senza che si precisi che il dato è condizionato dai tamponi antigenici che improvvisamente compaiono».

Per il consigliere è una mossa del governatore dovuta alle polemiche mosse dal Tar. «Nel censurare la condotto di De Luca, il Tar ha contestato gli argomenti messi a disposizione per giustificare l’ordinanza, perché confermavano in realtà due anni di una gestione sanitaria fallimentare – continua Nappi – E improvvisamente come a cercare di documentare una situazione emergenziale che non ci è dato di conoscere, escono fuori questi dati». Da qui la decisione di presentare un’interrogazione in Consiglio regionale. «L’uso disinvolto dello strumento informativo, di una vicenda delicatissima come quella del Covid fa impressione – afferma Nappi – È una condotta grave quella adottata da De Luca, una volta può essere una combinazione, la seconda volta no. Questo atteggiamento mina la credibilità delle istituzioni e della Campania, oltre ad avere un impatto sull’economia, sulla salute dei cittadini. Se è vero che c’è questo moltiplicarsi dei contagi – conclude Nappi – si adottino le misure che il Tar sostiene non ci siano e questo punto c’è da chiedersi perchè prima non si è detto nulla e soprattutto non si è fatto nulla».

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Giornalista napoletana, classe 1992. Vive tra Napoli e Roma, si occupa di politica e giustizia con lo sguardo di chi crede che il garantismo sia il principio principe.