Neanche il tempo di annunciare le nuove applicazioni del Green Pass obbligatorio che i no-Vax scendono in piazza. A Torino, ieri, migliaia di persone hanno protestato. Una manifestazione in realtà lanciata un paio di giorni fa via internet. “No Paura Day”, era stato battezzato l’evento. Contro il Green Pass e contro l’obbligo vaccinale. “La Digos ha contato 2000 persone e quindi siamo almeno il doppio”, ha detto uno speaker da un furgone. “Facciamo vedere a tutti cosa vuol dire uomini liberi”, ha aggiunto mentre la gente scandiva il grido “libertà”. Un cartello recitava: “Meglio morire da liberi che vivere da schiavi!!!“. Non sarà certo l’ultima manifestazione del genere, altre sono previste nei prossimi giorni.

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto che istituisce dal 6 agosto l’obbligo della certificazione – valida con una dose – per l’accesso a bar e ristoranti al chiuso, non per la consumazione al banco. Il Pass servirà anche per grandi eventi, cinema, palestre e stadi. Confermata la chiusura delle biblioteche e i nuovi parametri di rischio per il passaggio in Zona Gialla: 10% dell’occupazione delle terapie intensive occupate e 15% dei reparti ordinari. Ancora nessuna decisione su scuola e trasporti, mentre lo Stato di Emergenza è stato prorogato fino al 31 dicembre. “L’appello a non vaccinarsi è un appello a morire, il Green Pass non è un arbitrio”, ha detto il Presidente del Consiglio Mario Draghi in conferenza stampa.

Il New England Journal of Medecine ha riportato in uno studio che due dosi di vaccino Pfizer o AstraZeneca proteggono dalla variante mentre è lieve la diminuzione di efficacia rispetto alle altre varianti. Una ricerca britannica suggerisce di allungare a otto settimane l’intervallo di somministrazione tra prima e seconda dose del siero Pfizer per aumentare la risposta immunitaria. Niente di tutto questo smuove nè convince i No-Vax. A Piazza Castello si sono levati cori di dissenso. Criticato duramente il commissario straordinario all’emergenza, il generale Francesco Paolo Figliuolo.

Il professor Ugo Mattei, docente universitario e candidato a sindaco del capoluogo piemontese per una lista civica, tra gli speaker. “Facciamo vedere a tutti cosa vuol dire uomini liberi”. L’avvocato Maurizio Giordano ha sostenuto che il Pass “è contro la normativa europea”. “Il vaccino è un veleno e io non sono un topo”, dice un dentista a La Stampa. “Siamo in una dittatura“. Dal palchetto della manifestazione le elucubrazioni complottiste degli speaker: “Dobbiamo resistere tutti uniti, lasciar perdere settarismi e personalismi e chiedere il ripristino dello stato democratico per tutti. Non vogliamo costruire una società parallela, ma loro stanno cercando di farlo. Stanno facendo una politica del capro espiatorio: hanno trovato una parte della società alla quale addossare la colpa delle prossime chiusure“. Altre manifestazioni sono previste nei prossimi giorni.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.