La replica del deputato
Nota Anm contro il Riformista, Sgarbi: “Ennesimo inchino a Gratteri”
L’Anm ieri con un duro comunicato non solo attacca la nostra Tiziana Maiolo per aver criticato il nuovo arresto di Giancarlo Pittelli ma punta il dito anche contro Vittorio Sgarbi: «Inammissibile – scrive la Giunta esecutiva centrale – è la violenza verbale usata dall’onorevole Vittorio Sgarbi, il quale, tramite alcuni video postati sulla propria pagina Facebook, ha rivolto pesanti accuse alla collega Brigida Cavasino con parole (“usa la carcerazione come strumento di tortura… non si può torturare un cittadino innocente”) che mai dovrebbero essere pronunciate nei confronti della giurisdizione, specie da un esponente delle Istituzioni della Repubblica».
Brigida Cavasino è la presidente del Tribunale di Vibo Valentia che giudica il processo Rinascita Scott e che ha accolto la richiesta di aggravamento della misura cautelare per Pittelli arrivata dalla Procura di Catanzaro guidata da Nicola Gratteri, dopo aver saputo che Pittelli aveva inviato una lettera a Mara Carfagna in cui chiedeva aiuto perché innocente. Abbiamo raccolto la replica dell’onorevole Sgarbi: «ll mondo va alla rovescia: quello che ho detto è il minimo sindacale per quanto accaduto. La nota dell’Anm è solo l’ennesimo atto di ossequio a Gratteri da parte di un organismo oramai noto per la cieca difesa corporativistica dei propri iscritti e di un Procuratore che è solito arrestare persone che poi vengono scarcerate. L’Anm, ipocritamente, non dice nulla contro l’abuso della carcerazione preventiva utilizzata come strumento di tortura contro imputati, com’è il caso di Pittelli, che non hanno subìto alcun processo. Non si può utilizzare il carcere come ritorsione, è da dittature sudamericane. Il carcere dovrebbe rieducare, non essere usato come strumento di punizione. Io l’ho visto Pittelli, era prostrato, umiliato. Se Pittelli dovesse morire, dovesse suicidarsi di chi sarà la responsabilità? Lo vogliono indurre ad un gesto estremo. Invece l’Anm farebbe bene a pensare ai problemi che ha internamente con le degenerazioni delle correnti».
E poi arriva all’altro nodo cruciale della vicenda: «Che Paese è quello in cui si va in carcere per aver scritto una lettera e il giudice s’inventa che con quella lettera Pittelli vorrebbe influenzare il processo? Tra l’altro ha scritto a un parlamentare, la cui corrispondenza non dovrebbe essere violata in alcun modo». E qui l’attacco finale alla Ministra Carfagna: «Di fatto è stato il ministro e parlamentare ad aver fatto arrestare Pittelli consegnando, come i peggiori delatori, alla Polizia la lettera del suo ex collega parlamentare: un gesto di una vigliaccheria inqualificabile. Ed è ancora più inqualificabile il silenzio di Forza Italia sull’intera vicenda. Sono tutti dei cacasotto».
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