A 21 giorni dall’inizio dei Giochi Olimpici di Tokyo, che partiranno il 23 luglio, si fa sempre più concreto il rischio che gli eventi sportivi si terranno senza pubblico. A ipotizzarlo è stato il primo ministro giapponese, Yoshihide Suga, preoccupato per l’aumento di contagi nella capitale a tre settimane dello start dei Giochi.

“C’è la possibilità che non ci siano spettatori” ai Giochi, ha detto Suga. “La nostra priorità massima è proteggere il popolo giapponese“, ha aggiunto. Salterebbe dunque l’accordo trovato lo scorso mese, quando era stato stabilito un tetto di 10mila persone sugli spalti o il 50% dei posti occupati, a seconda delle sedi delle gare.

Secondo il quotidiano ‘Yomiuri Shimbun’, che cita proprie fonti, gli spettatori potrebbero essere esclusi dagli eventi che si tengono la sera o in grandi luoghi. “I contagi stanno aumentano a Tokyo e in altri luoghi e le persone chiedono il rafforzamento delle misure di prevenzione”, si legge su Yomiuri.

La scelta del governo giapponese appare obbligata da due fattori. Il primo è quello dei sondaggi, con una larga maggioranza dei giapponesi che addirittura spinge per un nuovo rinvio dei Giochi Olimpici, ipotesi però impossibile o quasi: il Cio, il Comitato olimpico, ha già chiarito che un secondo rinvio comporterebbe l’annullamento definitivo delle Olimpiadi di Tokyo. Il secondo fattore riguarda le misure restrittive in scadenza il prossimo 11 luglio, che potrebbero essere prorogate e quindi restare in vigore al momento dell’inizio dei Giochi: queste prevedono tra le altre cose la presenza di un massimo di 5mila spettatori agli eventi sportivi.

Va detto che l’epidemia di Coronavirus ad oggi non ha fatto registrare numeri straordinari in Giappone, con poco più di 800mila casi e circa 15mila decessi. Il problema nel paese del Sol Levante è l’andamento della campagna vaccinale, con solo l’11% della popolazione che ha completato il ciclo di due vaccinazioni. 

Redazione

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