Un ex grillino come ancora di salvataggio di Matteo Salvini? Potrebbe essere Mario Michele Giarrusso, l’ex pasdaran del Movimento 5 Stelle cacciato lo scorso 20 aprile per il problema dei mancati rimborsi, a risultare decisivo per il ‘Capitano’ nella Giunta elezioni e immunità al Senato.

Nella Sala Koch di Palazzo Madama da oggi pomeriggio si deciderà sulla richiesta di autorizzazione a procedere per il caso Open Arms, la nave con 150 migranti a bordo che il leader della Lega, all’epoca dei fatti ministro dell’Interno, tardò a far sbarcare. Un caso che ricorda quello della nave Diciotti, dove l’autorizzazione venne negata dall’allora maggioranza giallo-verde, e della nave Gregoretti, dove venne concessa dal nuovo Governo giallo-rosso.

Facendo una rapida conta dei senatori tenuti a votare in Giunta, vi sono 11 voti a disposizione della minoranza (5 della Lega, 4 di Forza Italia, uno di FdI e Durnwalder delle Autonomie, che aveva votato contro nelle altre occasioni), altri 11 i voti a disposizione invece della maggioranza (5 del M5S, tre i Italia Viva, la Pd Rossomando, Pietro Grasso di Leu e l’ex grillino De Falco). Il voto dell’ormai ex grillino potrebbe risultare quindi decisivo e il ‘corteggiamento’ leghista nei suoi confronti è iniziato da tempo.

Il senatore siciliano a Repubblica ha spiegato che sul voto “valuterò in giunta, dopo aver sentito le parti”. Il Carroccio sta spingendo fortemente per averlo ‘dalla sua’, per una vittoria in Giunta che sarebbe però solo simbolica. Il responso finale sull’autorizzazione a procedere arriverà infatti nell’Aula di Montecitorio entro fine giugno, dove i numeri della maggioranza potrebbero consentire il via libera nei confronti del processo a Salvini.

 

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