“All’udienza mercoledì passavo ed è arrivata una signora, cinquantenne come me. Lei apre una borsa e dice “benedica il mio bambino”, ma era un cagnolino. Lì non ha avuto pazienza. Io ho sgridato la signora”. A raccontarlo è Papa Francesco nel corso del suo intervenuto, in mattinata, agli Stati Generali sulla Natalità, dove era presente anche la premier Giorgia Meloni.

L’episodio riferito dal Pontefice si è verificato “quindici giorni fa” con Bergoglio che ha liquidato la signora con un “tanti bambini hanno fame e lei col cagnolino”. Esternazioni che non sono piaciute all’Ente nazionale protezione animali, con la presidente Carla Rocchi che a LaPresse ha così commentato la vicenda: “Chi non ama gli animali non ama neanche i bambini perché chi è capace d’affetto lo dà agli animali e ai bambini. Siamo sicuri che se il Papa ci riflette un po’ si convincerà anche lui. Quella del Papa è un’affermazione che il Papa potrebbe riconsiderare perché laddove c’è amore, c’è amore per tutti. Del resto lo dice anche la Chiesa che l’amore di Cristo è illimitato”.

Rocca prosegue: “Mi domando molte volte perché il Papa si è voluto chiamare di Francesco“, in riferimento a San Francesco d’Assisi e al rapporto che aveva con gli animali. “Il Papa dovrebbe capire che l’amore per gli animali non prescinde dall’amore per i bambini. Una persona può volere bene e gli animali. Non si capisce per quale ragione il Papa debba vedere in maniera antitetica l’amore per i bambini con quello per gli animali” aggiunge.

Un caso curioso quello che ha visto protagonista il capo della Chiesa, non nuovo a siparietti del genere. Nel gennaio 2022 infatti criticò la scelta di alcune famiglie di preferire gatti e cani ai figli: “Oggi la gente non vuole avere figli, almeno uno. E tante coppie non vogliono. Ma hanno due cani, due gatti. Sì, cani e gatti occupano il posto dei figli”.

Parole che provocarono la reazione delle organizzazioni ambientaliste con Gianluca Felicetti, a capo della Lega anti vivisezione, che aveva così replicato alle esternazioni di Bergoglio: “E’ brutto mettere sempre in alternativa umani e altri animali. Peraltro la maggior parte di cani e gatti vivono in famiglie con figli! E questo fa bene ai piccoli umani, e ai quattrozampe tanto più se adottati dalla strada o da un rifugio”.

 

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