Tappa a Roma per il leader ucraino
Zelensky a Roma nel weekend, vedrà la Premier Meloni e Papa Francesco
Volodymyr Zelensky è atteso a Roma per incontrare la Premier italiana Giorgia Meloni e Papa Francesco. Nell’ambito di un tour europeo che lo porterà nel fine settimana anche a Berlino, il presidente ucraino dovrebbe fare tappa nella Capitale per la prima volta dall’inizio dell’invasione russa, dopo aver già visitato nei mesi scorsi Washington, Londra, Parigi, Bruxelles e negli ultimi giorni Helsinki e L’Aia.
Intanto, il Vaticano continua a lavorare a quella “missione di pace” tra Kiev e Mosca, annunciata dallo stesso Francesco ma dai contorni ancora “riservati”.
L’arrivo di Zelensky non è stato ufficialmente confermato dal governo italiano: per motivi di sicurezza il presidente ucraino si muove fuori dai confini del suo Paese sempre nella massima riservatezza. Secondo fonti parlamentari, Zelensky potrebbe incontrare Meloni domenica, dopo averla ricevuta lo scorso febbraio a Kiev alla vigilia del primo anniversario dell’invasione russa. In questi sette mesi a Palazzo Chigi, la premier ha ribadito più volte di voler mantenere l’Italia al fianco degli alleati euroatlantici nel sostegno a Kiev, spiegando in parlamento e nei consessi internazionali la necessità di inviare armi all’Ucraina per metterla in condizioni di difendere se stessa e il resto dell’Europa. Scommettendo su un futuro “europeo, di pace e libertà” per l’Ucraina ora in guerra, l’Italia vuole inoltre ritagliarsi uno spazio importante nella futura ricostruzione, un impegno valutato in 400 miliardi di dollari in 10 anni. Ora, con questo incontro, si prosegue in questo solco.
Per quanto riguarda la visita Oltretevere, fonti vaticane hanno invece fatto sapere che “è possibile che il Papa incontri il presidente ucraino“, senza precisare il luogo né l’orario. Il Pontefice è stato più volte invitato a recarsi a Kiev, ma lui stesso ha sempre posto la condizione di poter andare anche a Mosca, senza tuttavia ottenere risposta dal Cremlino.
Nel contempo, il lavoro diplomatico prosegue, come ha annunciato il segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, ieri parlando di “contatti” e di novità “a livello riservato”.
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