A tutto campo, nella prima intervista del 2023, papa Francesco affronta diversi temi: l’omosessualità, la sua salute, i rapporti che aveva con Benedetto XVI. Ad intervistarlo è l’agenzia Associated Press (Ap), che ieri ha rilanciato l’intervista, pubblicando diversi articoli sul sito e dando ampio spazio alle parole di apertura nei confronti degli omosessuali. Pur consapevole delle critiche che pioveranno dal mondo cattolico più conservatore, soprattutto statunitense, papa Francesco non si è sottratto e ha usato espressioni molto chiare, almeno secondo il resoconto pubblicato dall’agenzia stampa. Prima di tutto il Papa ha criticato le leggi che criminalizzano l’omosessualità, definendole “ingiuste”, affermando che Dio ama tutti i suoi figli così come sono e ha invitato i vescovi cattolici ad accogliere le persone Lgbtq nella Chiesa.

«Essere omosessuali non è un crimine», ed occorre sempre distinguere “tra un peccato e un crimine”. “Essere omosessuali non è un crimine. Non è un crimine”. «Sì, ma è un peccato’. Prima distinguiamo tra un peccato e un crimine», aggiungendo: «è peccato anche mancare di carità gli uni con gli altri». Francesco ha definito “peccato” quello dei vescovi che sostengono leggi che criminalizzano l’omosessualità o discriminano la comunità gay.Questi vescovi devono fare un processo di conversione”, ha detto, aggiungendo che dovrebbero usare “la tenerezza, per favore, come Dio ha per ciascuno di noi”. Papa Francesco si è riferito al Catechismo della Chiesa cattolica per dire che le persone omosessuali devono essere accolte e rispettate, e non dovrebbero essere emarginate o discriminate: «Siamo tutti figli di Dio, e Dio ci ama così come siamo e per la forza con cui ciascuno di noi combatte per la propria dignità». L’insegnamento cattolico, avallato dal Catechismo della Chiesa cattolica – nota l’agenzia Ap nel lungo servizio che dedica al tema – sostiene che mentre le persone omosessuali devono essere trattate con rispetto, gli atti omosessuali sono “intrinsecamente disordinati”.

Il Papa non ha cambiato questo aspetto, però ha fatto del contatto con la comunità Lgbtq un segno distintivo del pontificato, a partire dalla famosa dichiarazione del 2013, quando rispose “Chi sono io per giudicare?”, a una domanda sull’argomento e su casi di presunti sacerdoti omosessuali. L’agenzia Ap ricorda che quando era arcivescovo di Buenos Aires, ha favorito la concessione di tutele legali alle coppie dello stesso sesso come alternativa all’approvazione del matrimonio gay, che la dottrina cattolica vieta. Quanto alla salute, non si è sottratto ad alcuna domanda. Ed è stato netto e tranquillizzante: “Sono in buona salute. Per la mia età, sono normale“. Ed ha rivelato che la diverticolosi, per la quale era stato operato a luglio 2021, era “ritornata”. Papa Francesco ha anche rivelato di avere avuto una piccola frattura ossea al ginocchio dovuta a una caduta; la frattura è guarita senza intervento chirurgico dopo laser e magnetoterapia. «Potrei morire domani, ma è sotto controllo. Sono in buona salute», ha aggiunto il Pontefice con il solito senso dell’umorismo.

Rispetto ai rapporti con il papa emerito suo predecessore, nelle risposte sono emersi diversi temi, a partire dalle critiche nei confronti del pontificato. L’atteggiamento di critica al pontificato “non lo riferirei a Benedetto, ma a causa dell’usura di un governo di dieci anni”, ha detto il Papa. All’inizio, ha notato, l’elezione è stata accolta con un senso di “sorpresa” per un papa sudamericano, poi è arrivato il disagio “quando hanno iniziato a vedere i miei difetti e non gli sono piaciuti”. «L’unica cosa che chiedo è che me le dicano in faccia, perché è così che cresciamo tutti, giusto?». Francesco ha elogiato Benedetto come un “gentiluomo” e ha detto della sua morte: “ho perso un papà”, “per me era una sicurezza”, “ho perso un buon compagno”. Inoltre papa Francesco ha aggiunto che Benedetto “ha aperto la porta” a future dimissioni e che anche lui prenderebbe in considerazione di fare la stessa scelta, ripetendo che se accadesse sarebbe chiamato vescovo emerito di Roma e vivrebbe nella residenza per sacerdoti in pensione della diocesi di Roma.

Per Benedetto XVI, ha spiegato che a suo modo di vedere la decisione di vivere nel monastero nei Giardini Vaticani è stata una “buona soluzione intermedia”, ma che i futuri papi in pensione potrebbero voler fare le cose in modo diverso. E poi la battuta: “era ancora ‘schiavo’ come papa, no?”. «Della visione di un papa, di un sistema. ‘Schiavo’ nel senso buono della parola: in quanto non era del tutto libero, perché avrebbe voluto tornare nella sua Germania e continuare a studiare teologia». Nell’intervista è stato affrontato anche il tema delle armi e del loro uso da parte dei civili, questione sensibile soprattutto per il mondo nordamericano. Papa Francesco ha lamentato che l’uso delle armi da parte dei civili per difendersi sta diventando una “abitudine”.

«Dico che quando devi difenderti, non resta che avere gli elementi per difenderti. Un’altra cosa è come quel bisogno di difendersi si allunga, si allunga e diventa abitudine». «Invece di fare lo sforzo per aiutarci a vivere, facciamo lo sforzo per aiutarci a uccidere». Il Papa ha proseguito definendo l’industria delle armi come traffico di morte e di voler attirare l’attenzione: “per favore, diciamo qualcosa che fermi tutto questo”. Sui rapporti con la Cina (anche qui i siti cattolici conservatori criticano la politica di apertura della Santa Sede, sostanziatasi in un accordo con il governo di Pechino sulle nomine dei vescovi), papa Francesco ha spiegato che a suo modo di vedere le autorità del paese asiatico “a volte sono un po’ chiuse, a volte no”. Secondo la ricostruzione dell’agenzia Ap, il papa avrebbe eluso una domanda su come il rapporto del Vaticano con Taiwan influisca sul dialogo.

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Giornalista e saggista specializzato su temi etici, politici, religiosi, vive e lavora a Roma. Ha pubblicato, tra l’altro, Geopolitica della Chiesa cattolica (Laterza 2006), Ratzinger per non credenti (Laterza 2007), Preti sul lettino (Giunti, 2010), 7 Regole per una parrocchia felice (Edb 2016).