La lista di scopo compie qualche passo avanti, al riparo dei riflettori. L’Assemblea nazionale di +Europa è stata convocata per sabato e domenica a Roma e metterà la parola fine al polverone sollevato dalla minoranza di Energie Nuove nel partito di Emma Bonino. Federico Pizzarotti ha pensato bene di giocare con un pesce d’aprile che si è rivelato un boomerang con reazioni perfino esagerate sui social. Segno del clima da stadio delle tifoserie. “Oggi finalmente posso annunciarlo! Sono giorni che si parla che +Europa stia dialogando con Renzi, e che il mio punto di vista sia di allargare questa possibile alleanza. Visto che secondo qualcuno “si è grillini per sempre”, ho deciso di invitare anche Giuseppe Conte al tavolo per la lista Stati Uniti d’Europa. Nei prossimi giorni ci sarà una conferenza stampa con Giuseppe Conte, Emma Bonino e Matteo Renzi per delineare i contorni dell’iniziativa. Un nuovo fronte per un’Europa più forte”.

L’ironia non è piaciuta ai sostenitori della lista comune. E Pizzarotti anche ieri ha cannoneggiato l’alleanza: “La linea Renzi, Cuffaro, Mastella si sta concretizzando, non so se nelle 13 legislature di Emma Bonino ci siano stati alleanze così, certo qualche volta qua e là è successo, come col Pdl… Per quanto mi riguarda la mia storia è più breve e nel 2024 parlare di Nuova Democrazia Cristiana fa tornare agli anni Settanta”. Certo, il tutto avviene ai microfoni della trasmissione satirica “Un giorno da Pecora”, ma sono comunque amplificatori. Pizzarotti e i suoi vanno alla conta interna. Se dovessero constatare la schiacciante minoranza, l’unica opzione potrebbe rivelarsi quella dell’accordo con Azione.

Matteo Renzi, tirato in ballo, risponde: “Il progetto per costruire la lista ‘per gli Stati Uniti d’Europa’ va avanti. Chi non ha voglia di criticare o comunque desidera dare una mano ci aiuti! Il progetto è troppo importante. E per ogni parlamentare europeo che prendiamo noi è un posto in meno per i candidati Meloni, Salvini, Conte, Schlein. Più portiamo a Strasburgo nostri candidati, meno ci vanno sovranisti e populisti. E nelle prossime ore inizieremo ad accogliere in Italia Viva alcuni riformisti che lasceranno altri partiti. Questo a dimostrazione del fatto che mai come in questo momento il nostro progetto è attrattivo”. Anche tra gli altri partner della lista, l’entusiasmo è palpabile. Si rafforza anche l’idea che l’esperimento europeo potrebbe avere gambe per il futuro.

“I socialisti sono nel progetto per dargli una prospettiva politica e non solo elettorale. È una lista di scopo che punta all’europeismo, una coalizione elettorale che può diventare un format per il futuro”, dice Bobo Craxi, Psi, al Riformista. Il ragionamento è che, archiviato il Terzo polo, serve un contenitore che consenta a radicali, socialisti e liberaldemocratici di affrontare insieme altre sfide. Una risposta al Fronte Repubblicano preannunciato da Carlo Calenda (che unisce il Pri, Nos, Per di Ettore Rosato). “Dobbiamo recuperare l’area del non voto che non trova nell’offerta politica le opzioni che cerca”, sottolinea ancora Craxi.

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Ph.D. in Dottrine politiche, ha iniziato a scrivere per il Riformista nel 2003. Scrive di attualità e politica con interviste e inchieste.