Carlo Calenda annuncia la sua lista. Azione si presenterà insieme ai suoi partner: Partito Repubblicano Italiano, Repubblicani Europei, Socialisti liberali, NOS, PER. Il 17 aprile presenterà a Roma, alla Stampa Estera, il simbolo e gli altri soggetti partecipanti alla lista. I candidati e il programma il 23 aprile a Milano.

“La nostra posizione è sempre stata la stessa. E’ difficile fare una lista e dire dal giorno dopo ‘tutti per la propria strada’. Noi faremo una lista bellissima. E l’ho detto a Emma Bonino: siamo disponibili a farla, la più bella in termini di qualità dei candidati. Ma ha fatto un’altra scelta, assolutamente legittima, e non polemizzo su questo”, ha detto il leader di Azione, che poi attacca: “Abbiamo appreso dai giornali che sarebbe stato raggiunto un accordo tra +Europa, Matteo Renzi e Armando Cesaro, la Nuova DC di Cuffaro e Mastella. Profili diversi e in qualche caso discutibili. Da parte nostra porte aperte a +Europa”.

Da Italia Viva si sottolinea la stanchezza per le continue polemiche. “Far parte della lista degli Stati Uniti d’Europa è una scelta politica, anche starne fuori, tutte e due le posizioni sono legittime e meritano rispetto”, scrive su X Davide Faraone, capogruppo di IV alla Camera. “Una cosa è però insopportabile, che chi ha deciso un percorso solitario, debba stare a insultare tutti i santi giorni chi ha fatto la scelta unitaria. “Bene un forte centro riformista e liberal socialista prodotto dall’ incontro fra tutti, in primo luogo fra Italia viva – Azione – più Europa. Meno bene due centrini che rischiano anche di non ottenere il quorum e che possono giustificare la divisione solo con motivazioni personali francamente grottesche: Calenda, Renzi, Bonino lavorate per l’unità!”, incita Fabrizio Cicchitto, Presidente di ReL, Riformismo e Libertà.

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Ph.D. in Dottrine politiche, ha iniziato a scrivere per il Riformista nel 2003. Scrive di attualità e politica con interviste e inchieste.