“Confermo che il nuove Ponte Morandi sarà gestito da Autostrade“. Lo ha detto la ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli a 24 Mattino, su Radio24. “Ho scritto io la lettera al sindaco Bucci. La gestione va al concessionario, che oggi è Aspi ma sulla vicenda c’è ancora l’ipotesi di revoca“, ha spiegato.

La notizia era stata data in prima pagina dal quotidiano La Stampa. “La resa del governo sul ponte – aveva titolato il giornale torinese – l’affidamento alla società di Benetton l’unica strada per consentire l’apertura immediata“.

Ho scritto al Commissario Marco Bucci per comunicare che la gestione del Ponte di Genova andrà al concessionario. Ci sarà sempre un concessionario a gestire quel tratto. In questa fase il concessionario è Aspi che è soggetto all’ultima fase del percorso di revoca @24Mattino

Aspi aveva scritto nei giorni scorsi al sindaco di Genova Marco Bucci, commissario straordinario per la ricostruzione del Ponte di Genova, dicendosi “pronta” a gestire la nuova struttura. Per questo il primo cittadino ligure aveva sollecitato la ministra De Micheli a sbloccare la situazione e consentire entro agosto l’apertura al traffico della nuova struttura.

LA CONSULTA: “NON ILLEGITTIMO ESTROMETTERE ASPI DA RICOSTRUZIONE”Proprio oggi è arrivato il pronunciamento della Corte Costituzionale sul ricorso presentato da Aspi contro l’esclusione di Autostrade dai lavori di ricostruzione del ponte, decisa nel Decreto Genova del 2018 quando al governo c’era l’esecutivo giallo-verde. I magistrati, come si legge in un comunicato stampa pubblicato in attesa del deposito della sentenza, fanno sapere che hanno ritenuto “non fondate le questioni relative all’esclusione legislativa di Aspi dalla procedura negoziata volta alla scelta delle imprese alle quali affidare le opere di demolizione e di ricostruzione”. La decisione di non affidare ad Aspi la ricostruzione “è stata determinata dalla eccezionale gravità della situazione che lo ha indotto, in via precauzionale, a non affidare i lavori alla società incaricata della manutenzione del Ponte stesso”. La Corte ha poi dichiarato “inammissibili le questioni sull’analoga esclusione delle imprese collegate ad Aspi e quelle concernenti l’obbligo della concessionaria di far fronte alle spese di ricostruzione del Ponte e di esproprio delle aree interessate”.

LA REAZIONE DI TOTI – Durissima la reazione alla scelta del ministro De Micheli e del governo di Giovanni Toti, governatore della Liguria: “Voi ridate il ponte ad Autostrade – ha scritto su Facebook – senza ottenere nulla”. Il presidente della Regione ha ricordato infatti i “due anni di minacce, immobilismo, proclami, giustizia promessa e rimandata“, e che “nessuno ha ancora pagato” per le vittime del crollo.

Il viadotto sul Polcevera dovrebbe essere consegnato dalla società costruttrice Webuild a fine luglio. Due settimane fa il primo attraversamento da parte di un’auto civile: a bordo l’amministratore delegato della società realizzatrice, Pietro Salini. Il Ponte, ex Morandi, era crollato il 14 agosto 2018 causando 43 morti.

Redazione