La storia
Positivo 37 giorni dopo la seconda dose, è variante inglese: “Il vaccino ha evitato effetti gravi”

Notizie di persone che hanno effetti collaterali anche gravi e di contagi dopo il vaccino si ripetono giorno dopo giorno. Ma gli scienziati continuano instancabilmente a ripetere che non c’è da temere: i casi che si stanno verificando rientrano nella norma. Così anche l’ultimo caso che ha fatto scalpore a Napoli di Daniele Medelfini, 32 anni, contagiato 37 giorni dopo la seconda dose, come riportato dal Mattino.
Medelfini lavora nell’ambito della sanità privata, è sposato e ha due figli. Il primo a contagiarsi in famiglia è stato il figlio minore, che si è contagiato a scuola, poi presto tutta la famiglia. Medelfini aveva effettuato le due dosi di vaccino Pfizer-Biontech a gennaio, la prima dose il 10, la seconda gli era stata somministrata il 31.
Daniele ha ricevuto la telefonata dell’Asl perché stavano indagando sul tampone del figlio, per capire se si trattasse di una variante o meno. “Ci hanno comunicato – ha spiegato il sanitario al Mattino – che dalle indagini è risultato che il tipo di virus che ha preso il bimbo è quello della variante. Ha poi contagiato tutta la famiglia”.
“Io per fortuna ho avuto solo il raffreddore – Continua Medelfini – gli odori li ho percepiti senza grosse difficoltà, se non quella appunto di essere raffreddato. Mia moglie dolori muscolari e sensazione di oppressione al petto. Ma la saturazione è rimasta sempre buona. Ha avuto qualche decimo fino ad un massimo di 37,8”. Sul versante variante inglese il sanitario rimarca: “Avendo contratto comunque il virus, nonostante il vaccino, immagino che possa rientrare in quei casi in cui il Covid riesce a dribblare l’efficacia della somministrazione. È chiaro che essendo vaccinato comunque ci si copre da effetti più gravi”.
Dunque a giudicare da quanto raccontato dal sanitario il vaccino ha funzionato: lo ha protetto dalle forme gravi che la variante inglese avrebbe potuto provocare per lui e la sua famiglia. Prima di allarmarsi c’è bisogno di fare chiarezza su un punto: “Si parla molto di percentuale, del 70, 80% o 90% però tutti i vaccini danno protezione del 100% per le forme gravi”, ha detto Paolo Ascierto in un’intervista al Riformista.
Il motivo per cui il Ministero per la Sanità ha imposto l’uso di mascherine anche a chi si è vaccinato è proprio questo: anche dopo il vaccino si può essere contagiati e trasmettere il virus che magari è stato contratto in forma lievissima proprio in virtù del vaccino. La questione è stata sollevata tra gli altri da Ilaria Capua che ha detto: “Chi si vaccina contro il coronavirus si può infettare lo stesso e trasmettere la malattia se non porta la mascherina. Quando si parla di efficacia si fa riferimento alla malattia: esistono pochissimi vaccini che danno immunità sterile e se incontro il virus sono totalmente impermeabile”.
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